domenica 7 dicembre 2008

Agostino - Rolando Ravello e Massimiliano Bruno

In un tema a scuola, davanti al maestro e ai compagni di classe che lo prendono in giro, Lorenzo racconta come, durante il giorno della sua prima comunione, la sua famiglia è stata buttata fuori casa a Tor Bella Monaca da nuovi inquilini abusivi e il padre Agostino, andando alla polizia, scopre che quella casa non era affittata regolarmente ma era semplicemente stata occupata da un "fascita" terribilmente disonesto che truffava la povera famiglia riscuotendo ogni mese un affitto che, in realtà, non aveva alcun diritto di avere.
Agostino allora lotta in tutti i modi per poter riottenere la sua casa, prima rivolgendosi allo stato e poi, non ricevendo aiuti, rivolgendosi a chi gli va contro, la malavita; ma alla fine è troppo onesto per accettare che degli scagnozzi massacrino di botte delle povere persone e quindi decide di piazzare una tenda e occupare il pianerottolo.
Come in molte periferie italiane, in questa la legge non conta e vige un vero e proprio Far West dove le persone buone e senza coglioni come Agostino non hanno vita facile e sono destinati alla crudele legge darwiniana che punisce i deboli.

Sono circa quindici i personaggi di questa storia ma un solo attore che li interpreta: uno straordinario Rolando Ravello. Come può interpretare così tanti personaggi? Cambiando la voce e la postura. Sembra quasi di vedere uno spettacolo di un giullare di corte e, pur essendo una storia incredibilmente tragica perchè, in parte, è successa realmente (infatti al momento dei saluti il vero Agostino si palesa sul palco), l'attore riesce a far ridere fino alle lacrime con il suo modo di interpretare i personaggi: la moglie insicura, il maestro rigido e severo (da morire dal ridere), la figlia che non parla mai, il proprietario di casa fascista ma memorabile è il nonno squisitamente volgare che guarda che ssi mme stai a chiede de anna' a dormi' in machina, t'attacchi propio che ar cornicione der cazzo.
Ma l'attore, seppur esageratamente bravo, non è l'unica nota eccellente dello spettacolo.
La storia, infatti, è stata raccontata anche da due musicisti cantastorie, onnipresenti sul palco con musiche bellissime sullo stile di Tom Waits suonate da Alessandro Mannarino (voce e chitarra) e Houman Vaziri (violino).
Ma per ultimo e certamente non ultimo (mi si perdoni la banalità) c'è la magnifica scrittura del grande Massimiliano Bruno autore del testo.
Frasi memorabili che restano nel cuore, che commuovono, che fanno ridere, che restano impresse come la battuta finale recitata dai cantastorie quando Agostino in una mano ha una valigia e nell'altra un mazzo di fiori per provare a riconquistare la moglie che se ne è andata: A quest'eroe non dategli una medaglia ma quello che c'è sotto... il cuore.

Un'ora e mezza di spettacolo che vola talmente in fretta che sembrano essere passati non più di quaranta minuti.
Non riesco a credere a quanto sono stato stupido ad aspettare l'ultimo giorno per andare a vedere questo testo magnifico, in questo modo, non solo non potrò consigliarlo a nessuno, ma non ho neanche la possibilità di tornarci per una seconda volta.

Informazioni utili
Titolo Agostino
Autore Massimiliano Bruno
Regia Lorenzo Gioielli
Interpreti Rolando Ravello
Musiche Alessandro Mannarino(voce/chitarra/giocattoli/percussioni), Houman Vaziri (violino e cianfrusaglie)
Genere Narrazione
Dove Teatro Ambra Jovinelli (via Guglielmo Pepe, 43. Zona: Esquilino)
Voto 10/10

sabato 15 novembre 2008

Spettacolo rinviato

La Compagnia è spiacente di comunicare l'impossibilità di andare in scena a Novembre con Taxi a 2 piazze, per indisponibilità della sede teatrale.
Attualmente siamo alla ricerca di una nuova sala che possa ospitarci a Roma. Vi informeremo tempestivamente sulle nuove date dello spettacolo, non appena saranno rese disponibili dalla nuova sede.
Ci scusiamo sinceramente per l'eventuale disagio!

venerdì 7 novembre 2008

Forbici Follia

Tempo fa ho letto su un sito internet che Forbici Follia ha stabilito un record nel mondo teatrale per numero di repliche e di spettatori e, di fronte a una simile referenza, non potevo non essere incuriosito.

Ci troviamo nel negozio di un parrucchiere molto “eccentrico” insieme a una parrucchiera coatta di Tor Bella Monaca, una ricca signora molto snob e uno strano uomo che, pare, non abbia molto interesse a farsi tagliare i capelli.
Al piano di sopra abita una famosa concertista che passa le sue giornate a fare esercizi al pianoforte disturbando continuamente la clientela del Forbici Follia.
Quando la pianista viene trovata uccisa dopo essere stata ripetutamente colpita alla gola con delle forbici da barbiere, intervengono due poliziotti affermando che l'omicida è sicuramente una delle persone all'interno del negozio.
Chi di loro? Sarà proprio il pubblico ad aiutare i due agenti nelle loro indagini facendo domande ai sospettati, avanzando ipotesi e perplessità e, infine, giudicando.

Di “giallo” in questo spettacolo c'è ben poco. Trattasi, infatti, di una commedia davvero esilarante e gustosamente originale.
Già l'idea fa capire come questo spettacolo può essere visto anche tutte le sere, si può star certi di non vedere mai due volte la stessa cosa.
Infatti, poiché il pubblico partecipa attivamente, gli attori sono costretti a improvvisare, a modoficare le loro battute e, soprattutto, a riuscire a crearsi un alibi dalle accuse infamanti del pubblico. Verrebbe da pensare che l'autore ha immaginato tutte le possibili domande che potevano essere fatte e ha scritto battute adatte caso per caso per la prontezza e decisione con la quale rispondono gli attori.

Tra i personaggi non è possibile riuscire a sceglierne uno più divertente degli altri. Se dovessi recitare io in questa commedia, sarei ugualmente soddisfatto di qualunque ruolo. Esprimere giudizi sugli attori che li interpretavano, significa scrivere una lista di superlativi assoluti ma, secondo il parere mio e di alcuni amici che sono venuti con me, il commissario stupido e ignorante è stato il migliore. Dovevo trattenermi dalle risate ogni volta che parlava, altrimenti rischiavo di non sentire le battute successive.

Una cosa è certa, tornerò sicuramente a vederlo portando altra gente e consigliandolo vivamente a tutti.

Informazioni utili
Titolo Forbici Follia
Autore Gianni Williams
Regia Gianni Williams
Interpreti Antonello Avallone, Gianni Williams, Silvana De Santis, Sebastiano Nardone, Uberto Kovacevic, Mariafrancesca La Scala
Genere Giallo interattivo/commedia
Dove Teatro dell'Angelo (via Simone de Saint Bon, 19. Zona: Prati)
Quando fino al 18 Gennaio
Altre info www.forbicifollia.com
Voto 10/10

domenica 19 ottobre 2008

Sotto paga non si paga

Come al suo solito, la trama di uno spettacolo di Dario Fo è solo un pretesto per poter raccontare/denunciare un problema di tipo sociale.
In questo caso si parla dell'attualissima crisi economica di tutto il mondo e, ovviamente, la colpa viene data ai "padroni" che, come vampiri, succhiano il sangue alla povera gente.

Antonia e Giovanni sono una coppia di sposi. Lei è stata licenziata da un anno e non trova lavoro, lui lavora in una fabbrica che rischia di chiudere per fallimento.
Un bel giorno Antonia torna dal supermercato con decine di buste della spesa e rivela all'amica che c'è stato un grandissimo saccheggio per via dell'aumento dei prezzi ma non può dire a Giovanni di aver preso tutta quella merce senza averla pagata perchè non avrebbe mai approvato.
Quando polizia e carabinieri iniziano a fare la perquisizione di tutte le case della zona, iniziano i problemi per Antonia.

E' ovvio che, un tipo di spettacolo del genere, verrà gradito principalmente da un pubblico di sinistra (anche se non mancano critiche al PD) ma, personalmente, mi sento di consigliarlo a chiunque perchè, al di là del messaggio che può essere più o meno condivisibile, le situazioni comiche che si vengono a creare sono davvero esilaranti, tipiche della Commedia dell'Arte.
Dario Fo si è sempre definito un giullare e questo stile traspare anche nella regia e scrittura creando personaggi totalmente macchiettistici e surreali.
Marina Massironi è decisamente formidabile ma devo dire di aver rivalutato enormemente Antonio Catania che, più che attore, è stato un autentico buffone moderno rendendo comiche anche le battute più fiacche.

Una scelta registica decisamente azzeccata e gradita (almeno dal sottoscritto) è stata quella di far fare i cambi scena agli stessi attori che, con uno sfondo musicale (sempre di Dario Fo), uscivano dai loro personaggi per spostare le quinte e i vari oggetti di scena e quella di far interpretare il carabiniere, il poliziotto, il becchino, il padre di Giovanni e il banchiere allo stesso attore: uno straordinario Sergio Valastro (o, almeno, credo che fosse lui visto che sul sito del teatro non compaiono i nomi dei personaggi vicino a quelli degli attori).
Questo a sottolineare da un lato la mancanza di soldi, come a dire: la crisi economica la sentiamo anche noi; dall'altro, però, c'è il ritorno alla già citata Commedia dell'Arte in cui gli attori provvedevano da soli a cambiare scene e a interpretare più ruoli cambiando semplicemente la maschera.

Se c'è una cosa che non mi è piaciuta, è stato proprio il finale (o meglio, il post-finale).
Gli attori hanno smesso di recitare e hanno iniziato a elencare tutti i problemi dell'Italia trasformando lo spettacolo in un comizio. Fosse dipeso da me, avrei chiuso il sipario 5 minuti prima; ma, del resto, anche questo era da aspettarselo da Dario Fo.

Informazioni utili:
Titolo: Sotto paga, non si paga!
Autore: Dario Fo
Regia: Dario Fo
Interpreti: Marina Massironi, Antonio Catania, Marina De Juli, Renato Marchetti e Sergio Valastro
Genere: Commedia/Satirico
Dove: Teatro Valle (Via del Teatro Valle, 21[Centro strorico])
Quando: Fino al 26 Ottobre
Voto: 8/10

lunedì 13 ottobre 2008

Filumena Marturano

Per motivi puramente logistici (sono nato nell'85), non ho mai potuto vedere il Grande Maestro Eduardo sul palco ma credo che questa sera il suo spirito ha rivissuto solo per il tempo in cui il sipario era alzato su uno dei più bei drammi della storia del teatro ed è stato presente nei panni e nella voce del figlio Luca fin troppo sminuito dalle malelingue che ripetono con noiosa cantilena all'uscita del teatro: "Eh, ma non è come il padre".

Domenico Soriano è un signorino (ormai assai poco "-ino") che può dire, dall'alto dei suoi 52 anni, di aver avuto tutto dalla vita: donne, denaro, fortune.
Allo stesso modo di tutti i signorini come lui, andava spesso a svagarsi con le prostitute di Vico San Liborio (una sorta della Via del Campo di Fabrizio de André) e, tra le altre, incontra Filumena Marturano della quale si innamora follemente e la prende a vivere con sé.
Ma Filumena è pur sempre una prostituta e non può essere trattata con la stessa dignità di una donna anche se, ancor più di una moglie, lei lo ama, si prende cura di lui e gli è vicino nei momenti più difficili per venticinque anni; eppure Domenico continua la sua vita mondana ignorando del tutto i sacrifici di Filumena.
Finalmente, per convincere Domenico a sposarla, si finge morente ed esprime, come ultimo desiderio, la Sacra Unione ma, dopo la benedizione del prete, rivela l'inganno e di aver architettato tutta la messa in scena per poter dare una famiglia ai suoi tre figli che ha avuto in segreto e di cui non si sa chi è il padre.
Quello che Filumena non ha considerato è che la legge del Mondo, quella degli uomini, quella che fa piangere (mentre la sua fa ridere) non accetta un matrimonio estorto con l'inganno anche se per un fine così nobile quindi riesce a prendere in pugno la situazione confessando a Domenico che uno dei tre è suo figlio ma che non avrebbe mai detto quale perchè hann' a essere tutti e tre eguali.

Credo che le legrime che mi sono uscite alla fine di ogni atto (sono tre in tutto) e i brividi che ho provato nei momenti più salienti del dramma valgono più di ogni recensione che possa venirmi in mente.
Non ci sono parole per esprimere la bellezza della saggezza e filosofia popolare del testo, a mio avviso, tra i più belli mai scritti in assoluto; frasi del tipo I figli non si pagano non hanno nulla da invidiare all'ormai proverbiale O Romeo, Romeo.

Da attore dilettante, credo che, quello di Filumena Marturano, è il ruolo più difficile da interpretare per un'attrice ed è un po' il ruolo per il quale ogni attrice potrebbe mettersi alla prova e sfidare sé stessa da un lato e dall'altro tutte le grandi attrici che hanno già indossato questi panni, da Pupella Maggio per il teatro a Sofia Loren per l'adattamento cinematografico (con Marcello Mastroianni). Sfida che, Lina Sastri ha saputo affrontare a viso alto, tipico del pesonaggio di Filumena.
Eccellente è stato anche il lavoro di Luca De Filippo che ha saputo personalizzare il personaggio piuttosto che adagiarsi all'ombra del padre mostrando di aver avuto decisamente un gran maestro... che non è stato solo Eduardo, ma anche l'ansia di dover sempre reggere un confronto che non dovrebbe avere diritto a esserci.
Davvero simpatici i personaggi di Alfredo e Rosalia che sdrammatizzavano la scena.

Una cosa che ho notato e apprezzato molto è stata la scelta registica di Francesco Rosi di rendere tutto incredibilmente statico contro l'incredibile dinamicità di Filumena come a dare maggior importanza al personaggio.
Un'idea decisamente diversa dalla versione "eduardiana" e, forse, anche più azzeccata perchè, specialmente nei momenti dei principali monologhi, porta l'attenzione esclusivamente sulla protagonista dalla quale traspare il grandissimo amore per la famiglia e il DOVERE di fare tutto per la sua salvaguardia perchè e fij' so' fij'.

Unica nota che potrebbe (dico "potrebbe") essere dolente per un pubblico romano, è l'uso necessario del dialetto napoletano che, alle volte, tende a rendere ostica la comprensione a un orecchio non allenato all'accento partenopeo. Ma sarebbe impensabile (e orrendo) il teatro di Eduardo in una perfetta dizione italiana.

Per concludere: avete ancora più di un mese di tempo. Andate a vedere quello che è un capolavoro del teatro italiano e mondiale in genere fatto da una compagnia di attori davvero bravi.

Informazioni utili:
Titolo: Filumena Marturano
Autore: Eduardo De Filippo
Regia: Francesc Rosi
Interpreti: Lina Sastri, Luca De Filippo, Nicola Di Pinto, Antonella Morea, Giuseppe Rispoli, Gioia Miale, Daniele Russo, Antonio D'Avino, Chiara De Crescenzo, Carmine Borrino, Silvia Maino
Genere: Drammatico
Dove: Teatro Argentina (Largo Argentina, 52 [Centro strorico])
Quando: Fino al 16 Novembre
Voto: 9/10

domenica 5 ottobre 2008

Pazzi in partenza al teatro Agorà

Filippo e Max (fratelli) hanno sposato Carla e Lucia (sorelle) e vivono in due appartamenti adiacenti.
Sono pronti per partire per la vacanza dei loro sogni ma l'arrivo di Pietro, padre dei due uomini, che è scappato da casa e dalla terribile badante, rischia di mandare a monte il loro viaggio, pertanto i giovani cercano di ingannare Giorgio, l'imbranato vicino di casa, e affidargli il padre per la settimana di ferie.
L'arrivo di Margherita, madre delle due sorelle e vedova di sei (o sette?) mariti, non fa che complicare le cose.

Luca Giacomozzi è un autore molto giovane come giovane è il cast di questo spettacolo eppure non si può non ridere di fronte all'ottima riuscita di tutto il complesso.
Nonostante battute comiche e originali, il testo, infatti, rischia di essere insignificante o addirittura banale se non è reso al meglio con i giusti tempi e in questo devo riconoscere negli attori un'ottima capacità interpretativa e tempistica.
Porte che si aprono quando le altre si chiudono, persone che entrano quando le altre escono, voci che parlano quando le altre si attenuano; tutto reso al momento giusto.
È difficile stabilire un attore o attrice più bravo degli altri pertanto, perdonate la banalità, ma faccio i complimenti ai protagonisti (senza nulla togliere agli altri) perché hanno saputo davvero divertirsi sul palco rendendo molto simpatiche le scene in cui Max doveva picchiare Filippo.
Al gioco, hanno saputo stare anche le due ragazze, perfettamente coerenti con i loro personaggi della maniaca delle pulizie (bravissima Claudia) e la confusionaria.

Se proprio dovessi esprimere una critica (per andare a cercare il pelo nell'uovo), non avrei fatto la scelta di registrare la voce di Armadillo 21, il tassista (ma era di Claudio Insegno?) perché, anche se era decisamente difficile trattenere le risate di fronte a quella voce surreale, non sempre riusciva a rispettare i giusti tempi, come invece sarebbe accaduto se ci fosse stato un attore con il microfono da dietro le quinte... ma, come ho già detto, è solo una pignoleria.

Conclusione: se avete voglia di ridere, andate a vederlo.

Informazioni utili:
Titolo: Pazzi in partenza
Autore: Luca Giacomozzi
Regia: Alberto Santos
Supervisione artistica: Claudio Insegno
Interpreti: Marco Cavallaro, Claudia Ferri, Renzo Pagliaroto, Sara Carallo, Carlo Pavan, Carmen Di Marzo e Antonio Conte ed Elena Croce
Genere: Commedia

Dove: Teatro Agorà (Via della Penitenza, 33 [Trastevere])
Quando: Fino al 19 ottobre
Voto: 7/10

martedì 30 settembre 2008

La leggerezza come valore del teatro

<< "Con i piedi fortemente appoggiati sulle nuvole." E' una frase di Enno Flaiano, recuperata da uno dei suoi quaderni di appunti, unico segno grafico in una pagina totalmente bianca, vuota. E' diventata una sorta di messaggio che da allora (quasi vent'anni fa) guida il mio atteggiamento nel fare teatro. La incontrai mentre vagavo affascinato nella lettura delle Lezioni Americane di Italo Calvino. Un'altra iluminazione.
Infatti, quando Calvino parla di sottrazione di peso, di leggerezza come valore, non posso fare a meno di pensare a quel processo di pietrificazione che rischia di colpire il nostro teatro, più propenso oggi a classificare l'apertura mascellare dello spettatore durante lo sbadiglio o ad allevare polvere che a ricercare vitalità e innovazione.
Togliere peso alla struttura del racconto, del linguaggio (anche scenico) senza semplificarne o impoverirne i contenuti, leggerezza come ricerca della precisione, dell'agilità, della rapidità, o anche della leggerezza come reazione al peso del vivere, sono diventate e continuano ad essere le mie coordinate creative. Capaci di sudare ma anche di volare. Essere aerei ma pure concreti e non velleitari: metodo nella follia. Proprio Calvino dice: "La fantasia è come la marmellata, bisogna solo spalmarla su una solida fetta di pane". >>

Tratto da Da Pennac a Molière e ritorno di Giorgio Gallione, regista teatrale (pubblicato come postfazione al racconto "La lunga notte del Dottor Galvan" di Daniel Pennac, edizione Feltrinelli).

mercoledì 24 settembre 2008

Un nuovo ingegnere tra noi

TeatroCombriccola da ufficialmente il benvenuto a Sergio, che si è recentemente unito al cast degli attori in vista del nuovo spettacolo. E gli fa anche tantissime congratulazioni, visto che proprio oggi ha conseguito la laurea specialistica con lode in Ingegneria Aerospaziale... insomma come avrete capito un vero cervellone!
Eppure vedrete che sulla scena del prossimo spettacolo sembrerà tutto tranne che un ingegnere :D

12 spettacoli a 84 euro

Abbonamento per tutti è il nome dell'iniziativa proposta dalla commissione Cultura lo scorso anno e approvata nuovamente per la stagione teatrale 2008/2009.
Si tratta di un abbonamento di dodici spettacoli al costo di 84 euro, praticamente 7 euro a spettacolo, tra quelli proposti.

L'abbonamento potrà essere acquistato dal mese di ottobre presso:

AGIS LAZIO
via Vicenza, 5/a (II piano) - Tel. 06 4451208
dal lunedì al venerdì 9.00 - 13.00 e 15.00 - 17.00
e in TUTTI I TEATRI ADERENTI (si consiglia di verificare con il teatro la disponibilità)

BOTTEGHINO LAST MINUTE TEATRO
via Bari 18 (presso il Teatro Italia) – Tel. 06 44117799
dal martedì al sabato 14.00 - 20.00 e la domenica 12.00 - 16.00

INFO POINT AGIS
Largo Corrado Ricci, 1 (presso Centro Going Informagiovani del Comune di Roma) - Tel. 06 4828612
dal martedì al sabato 11.00 - 20.00 e la domenica 11.00-16.00

BIGLIETTERIA UNIVERSITARIA LA SAPIENZA
Via Regina Elena (ingresso segreterie studenti) – Tel. 06 97276594
dal martedì al venerdì 12.00 – 16.00

BIGLIETTERIA UNIVERSITARIA TOR VERGATA
Via Columbia, 1 (Facoltà di Lettere e Filosofia - Edificio A) – Tel. 06 72595249
dal martedì al giovedì 12.00 - 15.00

BIGLIETTERIA UNIVERSITARIA ROMA TRE
presso biglietteria Teatro Palladium – p.zza Bartolomeo Romano, 8 – Tel. 06 57332768
dal martedì al giovedì 13.00 - 16.00

INTERCLUB
P.zza Ippolito Nievo, 1 – primo piano - Tel. 06 5813099
dal lunedì al venerdì 9.00 - 13.00 e 14.00 – 18.00
L'abbonamento potrà essere comprato da ottobre nei seguenti punti vendita


I teatri aderenti all'iniziativa, sono:
  • Arcobaleno
  • Belli
  • Colosseo
  • De' Servi
  • Della Cometa
  • Furio Camillo
  • Greco
  • Il Politecnico
  • Il Sistina
  • Italia
  • Libero
  • Morgana
  • Nino Manfredi
  • Olimpico
  • Piccolo Eliseo
  • Sala Umberto
  • Sala Uno
  • San Carlino
  • Stanze Segrete
  • Vascello
  • Vittoria
N.B. Ogni teatro, propone solo alcuni degli spettacoli in cartellone.
Per vedere i titoli degli spettacoli aderenti, consigliamo il seguente documento realizzato da spettacolo romano:
Clicca qui per aprire

lunedì 22 settembre 2008

I silenzi di Fedra

Solo due repliche per questa tragedia rivisitata in chiave sperimentale, di cui l'ultima è andata in scena proprio questa sera.

La storia è quella del mito di Fedra, innamorata perdutamente del figliastro Ippolito. Incapace di trattenere il proprio amore, lo confessa, ma viene umiliata dal giovane che non la corrisponde. Entrambi alla fine moriranno, l'uno maledetto dal padre, l'altra suicida.

Dare un voto a questo spettacolo è molto difficile poichè come spesso (purtroppo) accade nel teatro sperimentale a molte luci corrispondono altrettante ombre. Luminosa è senz'altro la "nostra" Flavia Li Vigni (Artemide), ancora una volta pronta a cimentarsi in ruoli sempre diversi, stavolta cantando e recitando. Luminose anche Sara Menna (Afrodite) e Francesca Mariani (Anima di Fedra). Quest'ultima assai più intensa e credibile della regista, sceneggiatrice e protagonista Angela Ricci (Fedra), che troppo spesso si è persa in eccessi d'accademia a netto discapito dell'emozione.

A una scenografia minimalista e interamente viola si contrappone un gran numero di strumenti comunicativi (proiezioni, video, sax e chitarra dal vivo, musiche originali). Il risultato è purtroppo piuttosto disomogeneo, e invece di stupire spesso disorienta.

La prestazione di Artiom Popescu (Ippolito), merita un discorso a sé: l'interpretazione sembra incredibilmente originale, fotografia di un uomo narcisista, distaccato e strafottente. A ringraziamenti iniziati si scopre che in nulla attore e personaggio si differenziano e non si crede davvero ai propri occhi (colpisce la sua incapacità di applaudire gli altri).

Lo spettacolo evoca le pene dell'amore proibito da una morale "imposta dagli umani, non dagli dei" riproponendolo con un video finale nella modernità con un facile riferimento all'omosessualità.

Informazioni utili: Compagnia "I Ludici"
Titolo: I silenzi di Fedra - Eteree sospensioni viola
Autore: Angela Ricci
Regia: Angela Ricci
Interpreti: Angela Ricci (Fedra), Francesca Mariani (Anima di Fedra), Sara Menna (Afrodite), Flavia Li Vigni (Artemide), Artiom Popescu (Ippolito), Giulia Lucarini (Polifante) ...
Genere:
Tragedia
Dove: Teatro Piccolo di Pietralata
Quando: 20 e 21 settembre
Voto: 6/10

giovedì 18 settembre 2008

"Ritorno": risvegli a teatro

Sabato 20 settembre, alle ore 21, debutta al Teatro Piccolo Eliseo Patroni Griffi di Roma la tournèe della compagnia teatrale "Gli amici di Luca", formata da ragazzi che hanno vissuto l'esperienza del coma, attori, operatori e volontari. Lo spettacolo rappresentato, "Ritorno", con la regia di Antonio Viganò, sarà in giro per l'Italia fino alla fine di ottobre, nell'ambito della decima "Giornata nazionale dei Risvegli per la ricerca sul coma -vale la pena", sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica.

Roma sarà una delle piazze più importanti per divulgare il lavoro che, dal 2003, il laboratorio teatrale permanente "Gli amici di Luca" svolge all'interno della Casa dei Risvegli Luca De Nigris, presso l'Azienda Usl di Bologna. Questa prima “casa dei risvegli”, dedicata al giovane Luca De Nigris, è un centro ospedaliero di riabilitazione per persone in stato vegetativo o post vegetativo in fase post-acuta con ancora un potenziale di cambiamento, ed è una tappa fondamentale dell'assistenza nell'ambito del percorso integrato della provincia di Bologna per gli esiti gravi o gravissimi di coma.

La compagnia teatrale, nata nel maggio 2003, ha come finalità l'integrazione sociale, la riabilitazione delle persone con esiti di coma e la sensibilizzazione della società al problema. Il percorso intrapreso parte dall’utilizzo del teatro in situazione terapeutica per arrivare a produzioni artistiche dotate di una propria poetica, che nasce dalla peculiarità della composizione del gruppo. Il gruppo ha già prodotto vari spettacoli teatrali: "Sonno muto" (2003), "Qualcosa è cambiato2 (2004), "Esiti2" (2006), "La partenza degli arrivi" (2006), spettacoli che sono stati replicati in diverse città italiane e sono disponibili per eventuali tournée.

Info: Gli amici di Luca - tel.0516494570 - 3356535122
www.amicidiluca.it
www.casadeirisvegli.it


[articolo tratto dal portale di "Teatro sociale e di comunità"]

giovedì 11 settembre 2008

Programmazione di tutti i teatri di Roma

Teatro Combriccola ha preparato per tutti i teatrofili un file in pdf (scaricabile cliccando qui o andando sul sito di Teatro Combriccola nella sezione Vi consigliamo) nel quale vengono riportati i cartelloni di tutti i teatri di Roma.
È a oggi il documento più completo e preciso che si possa trovare in rete; inoltre potete comunicarci in qualunque momento via mail aggiunte, modifiche o rettifiche dello stesso.
Come potrete vedere nella prima pagina, il file sarà continuamente aggiornato sia perchè alcuni teatri non hanno ancora comunicato la loro stagione, sia perchè non mancheremo di segnalare ogni tipo di informazione e evento che giungerà alle nostre orecchie nel corso dell'anno.

Inoltre c'è una magnifica sorpresa per le compagnie amatoriali:
Segnalateci i vostri eventi perchè noi abbiamo intenzione di dedicare una sezione del documento apposta alle compagnie amatoriali... rigorosamente aggratis.

Per visualizzare il documento, è necessario aver installato sul proprio computer Acrobat Reader scaricabile gratuitamente dal sito di Adobe

lunedì 8 settembre 2008

Il mercante del Globe

Antonio è il mercante più popolare di Venezia rispettato da tutti soprattutto dal suo amico più giovane e perditempo Bassanio.
Non c'è nulla che Antonio non sia disposto a fare per lui ecco perché, quando questi gli chiede in prestito una somma di denaro molto alta, egli non si nega neanche per un istante pur non avendo tanti soldi. È quindi costretto a indebitarsi con "l'ebreo" usuraio Shylock, suo acerrimo nemico per questioni di razza e religione.
Shylock trova l'occasione di potersi vendicare di tutte le discriminazioni subite e, in cambio del prestito, non chiede alcun interesse ma fa promettere ad Antonio (con tanto di firma sul contratto), che se non dovesse restituire il denaro preso entro tre mesi, riscuoterà il suo premio prendendosi una libbra di carne del suo corpo nel punto più vicino al cuore.
Antonio non si preoccupa del crudele patto in quanto convinto che le sue navi salperanno al più presto rendendogli entro un mese il triplo della somma che doveva all'ebreo ma una tempesta fa affondare le sue merci e costui si trova senza il denaro da restituire.
Shylock, senza alcuna pietà, pretenderà dal Doge la sua giustizia ma in aiuto di Antonio, interverrà Porzia, la moglie di Bassanio che riuscirà a rivoltare contro Shylock il suo stesso disumano contratto.

Al di là dell'atmosfera suggestiva che si respira al Globe Theatre, considero questa una delle opere migliori di Shakespeare in quanto non è possibile delineare in tutto e per tutto un personaggio totalmente positivo e il suo antagonista.
Se da un lato si ammira Antonio per la sua straordinaria bontà di fratello nei confronti di Bassanio, dall'altro lo si disprezza per il suo razzismo e antisemitismo nei confronti di Shylock;
se in principio si prova pena per i torti subiti da Shylock, alla fine lo si odia per il suo cuore di pietra.

Per quanto riguarda l'allestimento, ritengo doveroso dover lodare la regista per la posizione presa in merito al personaggio di Lancillotto (e una lode ancora più grande va all'attore che lo interpretava): vedere questo personaggio molto simile a un Arlecchino goldoniano più che a un diavoletto è stata una scelta davvero azzeccata.
Ho trovato molto divertenti e assolutamente in luogo i due pretendenti di Porzia: il marocchino e lo spagnolo entrambi pieni di sé fino al ridicolo dando un tocco di parodia alla tragedia.
Considero questi attori di ruoli secondari (di cui, ahimé, non trovo i nomi), più valenti degli stessi protagonisti a volte poco "sciolti" e troppo fedeli al rigore che il testo chiedeva (ma questo è solo un mio punto di vista) .
Un pregio che devo riconoscere a Carlo Ragone è quello di non essersi fatto influenzare dall'interpretazione cinematografica di Al Pacino (cosa che temevo e che, fortunatamente, non si è verificata) riuscendo a regalare un'eccellente e personale performance.

Una sola perplessità: era proprio necessario far recitare gli attori con il microfono?

Informazioni utili:
Titolo: Il mercante di Venezia
Autore: Shakespeare
Regia: Loredana Scaramella
Interpreti: Carlo Ragone (Shylock), Orlando Cinque (Antonio), Mauro Santopietro (Bassanio), Loredana Scaramella (Porzia), Roberto Mantovani (Il Doge Di Venezia)
Genere:
Tragedia
Dove: Globe Theatre(Ingresso principale: Largo Aqua Felix (Piazza di Siena) - Villa Borghese, Roma)
Quando: Fino al 21 settembre
Voto: 7/10

mercoledì 3 settembre 2008

Happy birthday ponch

Dopo più di un mese di inattività, torniamo con un post di buon compleanno al nostro carissimo Ponch de Leon (al secolo: Marco Greco); uno degli scrittori di questo blog, ingegnere della compagnia (e unica persona seria), mio amico (anche se io non sono amico suo), peccato non sappia recitare...
TANTI AUGURI A TE


P.S. Venerdi c'è la festa a casa sua... siete tutti invitati

giovedì 17 luglio 2008

Due spettacoli della compagnia "Anime di carta"

La compagnia teatrale "Anime di carta" ci offre due spettacoli drammatico-sperimentali oggi e domani:

Giovedi 17 luglio
Spuma sulle spighe
(qui potete leggere una recensione dello spettacolo)



Note di regia

Entrerete in una casa dove tutto è immobile, fermo, senza un filo d’aria o di luce….

C’è la morte in questa casa!

Figure ambigue ruotano intorno alle pareti domestiche… tutto è il contrario di tutto… niente è come sembra.

In questa casa tutti camminano come fantasmi, si parla poco, si sentono bisbigli, lamenti, sussurri. Sono gli oggetti che le donne di questa casa usano che parlano per loro: l’acqua , il fuoco , la paglia , il dondolo , i ventagli , gli aghi , le rose e veli ….. e poi ci sono i colori che si contrappongono nero contro rosso, rosso contro nero, bianco contro tutti.

Ed infine c’è la spuma che come la follia travolge e alla fine inghiotte ciò che bagna.

(Virginia Matassino)

La chiave di volta di questo magma intessuto di tentacolari grovigli è il personaggio della vecchia tramite tra “l’essere e il non essere”. Voce della verità, voce della conoscenza che rende esplicita ogni repressione.

Tutto da lei parte e tutto in lei si conclude, dichiaratamente folle, ma di un “folle equilibrio” si fa portatrice del simbolo più intenso del loro cammino “la spuma”! (Francesca Gennuso)

Informazioni Utili:
Titolo: Spuma sulle spighe
Autore e regia: Emanuela Petroni (Tratto da 'La casa di Bernarda Alba' di Garcia Lorca)
Interpreti: Stefania Visconti, Alessandro Ananasso, Mariangela Iula, Virginia Matassino, Eva Tonti, Carola Tangari, Laura Monaco, Guido Riggio, Ivana Bucci, Valerio De Angelis, Alessandra Coliva
genere: Drammatico/sperimentale
Dove: presso il locale 'La Baita- ANTICA ROMA'
via Acciaioli 6 (Roma - Zona centro Storico)



Venerdi 18 luglio
Frammenti d’immensità




Note di regia

…è il seguito di “Schemi cristallizzati in esplosione”

Si tratta di uno spettacolo sperimentale, d’avanguardia, insolito e surreale …molto interessante …ispirato al teatro dell’assurdo!!!

'Immaginate un dipinto. Personaggi immobili intrappolati in una tela, scura.



Il tempo si è fermato.

Pennellate bianche d’immensità squarciano la pesantezza del nero, che predomina… e il rosso riduce in frammenti l’infinito!

A un tratto la scena si anima e a poco a poco gli esseri che la popolano prendono vita. Il delicato intreccio segue il suo corso in un flusso continuo di istanti che si sfiorano e accompagnano gli eventi. Il ciclo della vita esplode in diverse realtà.



Ecco che poco a poco gli uomini e le donne del dipinto prendono il loro posto sul palco, nella vita, nel tutto che ci circonda e nel nulla che annienta e svuota …ci raccontano le loro storie in bilico tra passato, presente e futuro. Tante microsfaccettature del diamante che è la vita.



Percezioni che dilatano tempo e spazio, a cavallo tra illusione, sogno e realtà… Aspettative infrante, desideri, amori, passioni.



Comico e tragico s’intersecano sul palcoscenico in un profondo respiro in cui tutti sono coinvolti …un respiro universale!

E' strano a volte il caso, respira solo aria pura, dipinge quadri viventi … ma solo per pochi istanti… si la magia dura solo pochi istanti : il tempo di capire che si è su un palco, a cercar di comunicare vita ...che gira. Ma quegli istanti, se si parla di magia (= teatro), possono durare anche in eterno.

Informazioni Utili:
Titolo: Frammenti d'immensità
Autore e regia: Emanuela Petroni
Interpreti: Stefania Visconti, Alessandro Ananasso, Mariangela Iula, Virginia Matassino, Paola Gallo, Giancarlo Antro, Eva Tonti, Laura Monaco, Giovanna Pantano
genere: Drammatico/sperimentale
Dove: presso il locale 'La Baita- ANTICA ROMA'
via Acciaioli 6 (Roma - Zona centro Storico)

lunedì 14 luglio 2008

Marina Fiorentini - Jazz Musician & visual artist

Facendo un piccolo strappo alla regola, Teatro Combriccola consiglia un evento musicale nella provincia di Roma.

31-luglio 2008
LAGHETTO RANIERI A NETTUNO
"Marina's Band"
parteciperà al Contesto finale avendo vinto la selezione
MARINA FIORENTINI QUARTET Jazz/Rock/blues

20 AGOSTO 2008
Manifestazione:
ANZIO SOTTO LE STELLE
Luogo:Terrazza Villa Imperiale
Via Fanciulla di Anzio
MARINA FIORENTINI Jazz QUARTET
concerto di apertura ore 20:00pm
seguirà osservazione telescopica della luna piena e proiezioni nuovo DVD su schermo.
NON MANCATE!!!!!
Per info-line-amici miei: 3931591293

Marco Falaguasta a Villa Sciarra

"Chi ha chiamato la befana?" è il titolo della nuova commedia di MARCO FALAGUASTA e DANILO DE STANTIS che andrà in scena a villa Sciarra fino al 17 agosto.
Personalmente ho visto altre volte, in passato, la compagnia Bonalaprima in commedie scritte e dirette da Falaguasta e, con tutta sincerità, mi sento di consigliare di andare a vedere questa nuova commedia a tutti coloro a cui piace un teatro brioso, divertente, frizzante e sopra le righe nel quale vengono viste con ironia, situazioni di tutti i giorni.

Informazioni utili:
Titolo: Chi ha chiamato la befana?
Autore: Marco Falaguasta e Danilo de Santis
Genere: Commedia
Quando: Fino al 17 agosto
Dove: Villa Sciarra, via Calandrelli 23- via delle Mura Gianicolensi
Prenotazioni: 06 5755482 - 339 6098268
Costo: Poltronissima: Euro 16
Poltrona: Euro 13

Trama e altre info: www.bonalaprima.it

venerdì 11 luglio 2008

Luxury Edition - Garden Season

Il prossimo 18 luglio per una sola notte ci sarà lo spettacolo DIGNITA' AUTONOME DI PROSTITUZIONE ai giardini della Filarmonica Romana, Via Flaminia 118.

Di seguito troverete una presentazione dell'organizzatore, se, invece, volete leggere la recensione fatta da Teatro Combriccola, cliccate qui.

Luxury Edition - Garden Season

ONE NIGHT

18 Luglio 2008 - Ore 21,00
Giardini della Filarmonica Romana – Via Flaminia 118 (Roma)

La sera dell’8 Giugno scorso, quando ancora clienti e prostituti pullulavano animatamente negli spazi a luci rosse del Giardino di Via Casilina Vecchia, Lia la Direttrice, come saprete, improvvisamente scomparve. Fu grande il timore per la sua sorte ma quello di tutti i lavoratori del piacere era solo un arrivederci perchè Lia è stata liberata!
Era la Buoncostume (come si temeva) a tenerla in ostaggio nella speranza di riuscire a fermare il propagarsi di questa contagiosa epidemia Dignitosa che sta travolgendo il paese: ma niente può fermare i nostri Supereroi, ora più carichi che mai e felici per il Golden Graal conquistato e custodito nella loro dimora segreta.
Dopo lo scintillare di stelle dei primi giorni di Giugno ecco riaprirsi un nuovo portone nel cuore dell’Estate Romana: è quello dei Giardini della Filarmonica Romana (in via Flaminia, a due passi dal centro città) che accoglie attori/prostituti e voglioso pubblico/cliente nella prestigiosa rassegna I Solisti del Teatro, solo per quella sera, ovviamente, a luci rosse…
Un’altra lunga notte con Lia, Wanda (la Ninfomane), La Frigida (al secolo Lei), Cerebro (mai nessuno lo chiama Lui, come dovrebbe essere!) , Anja la prostituta slovacca, Jane l’insegnante di canto e più di trenta prostituti-performers, sempre “crudelmente” amministrati dal Mangiafuoco Melchionna.

La vostra voglia di piacere teatrale e la vostra proverbiale generosità sono caldamente invitate…

ElleDiLuca "l'Organizzatore"



Informazioni Utili
Titolo: Dignità autonome di prostituzione
Autore: AA.VV.
Regia: Luciano Melchionna
Interpreti: Attori vari (alcuni dei personaggi li potete leggere nella presentazione di sopra)
Genere: Sperimentale
Quando: 18 Luglio
Dove: Giardini della Filarmonica Romana (Via Flaminia 118)
Info: www.myspace.com/dignitaautonome

lunedì 7 luglio 2008

Auguri Tonino

Buon compleanno al combriccolante più attivo, più energico, più simpatico, più istrione, più regista. sempre protagonista, sempre al centro delle attenzioni, il più clown e buffone, il più bonaccione e... che altro?...
Ah, già: lui è quello bello...











Il più bello della compagnia...

...non è uno scherzo, è davvero il più bello della compagnia

lunedì 30 giugno 2008

Tanti auguri a Beg

Tanti auguri al nostro grande (non solo metaforicamente parlando) fonico, tecnico delle luci, del suono, di regia...insomma, quello che vi fa vedere lo spettacolo.
Buon compleanno Beg...

...e grazie per la grande abbuffata

Dal momento che lui lavora solo dietro le quinte, riportiamo una sua fotografia di seguito

sabato 28 giugno 2008

Quest'estate Shakespeare va in vacanza al Globe Theatre


Cari appassionati di teatro, per la nostra gioia sembra proprio che quest'estate il Globe Theatre non ha intenzione di chiudere per le ferie e promette un meraviglioso cartellone estivo all'insegna di due commedie e due tragedie di Shakespeare.
Di seguito potete trovare i titoli in programma, per maggiori dettagli sulla trama e/o sul cast potete visitare il sito internet del teatro (www.globetheatreroma.com).

Dal 3 al 13 luglio (il 2 luglio ci sarà un'anteprima aperta al pubblico Gratis).
SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE

Dal 19 Luglio
RE LEAR

Dal 7 Agosto
LA COMMEDIA DEGLI ERRORI

Dal 30 Agosto
IL MERCANTE DI VENEZIA


Informazioni utili
Dove: Globe Theatre Roma
Quando Tutto il mese di luglio e agosto
Costi Platea: 10 euro(intero) - 7 euro (ridotto)
Galleria: Da 7 a 20 euro (intero) - da 5,50 a 17,50 euro (ridotto)
I biglietti ridotti sono riservati a minori di 26 anni
Prevendita: 1,50 - 2 euro

giovedì 26 giugno 2008

Avviso

Con grandissimo dispiacere avvisiamo che TeatroCombriccola ha dovuto disdire la propria partecipazione alla rassegna teatrale Liber... Arte...Ci 2008, di cui vi avevamo anticipato il mese scorso. Cause di forza maggiore non ci consentono di andare in scena il 6 luglio come da programma, nonostante gli sforzi fatti per confermare la nostra partecipazione.

Vi invitiamo comunque a visitare la rassegna, che si terrà dal 4 al 13 luglio presso l'Associazione Teatro della Luna Sorta in zona Gregna S. Andrea, e presenterà ogni sera uno spettacolo diverso all'aperto, rigorosamente gratuito. Info e programma: http://nuke.teatrodellalunastorta.it/

TeatroCombriccola invece vi da appuntamento al prossimo autunno: non possiamo ancora anticipare nulla, ma ci sarà da ridere come sempre... garantito ;)

venerdì 20 giugno 2008

TeatroCombriccola & Peter Pan onlus

Nel mese di marzo, l'Associazione Peter Pan onlus ci ha accompagnato durante le repliche di Due scapoli e una bionda al Teatro della Forma. In quell'occasione TeatroCombriccola si era impegnata a devolvere all'associazione una quota dei proventi ricavati dalla vendita dei biglietti dello spettacolo. In virtù di quell'impegno, oggi la nostra compagnia ha versato un importo di 400 euro sul conto corrente postale n. 71717003 intestato all'Associazione, che ringraziamo ancora una volta per aver collaborato con noi!

sabato 14 giugno 2008

Ascanio Celestini "La pecora nera"














Critica alla società dei consumi e alla società in genere sono gli argomenti che girano intorno al testo di Ascanio Celestini "La pecora nera".

Il mondo viene visto attraverso gli occhi di Nicola, un ragazzo nato nei "favolosi anni '60" (come viene ritmicamente ripetuto fino alla noia) che a scuola non andava molto bene, anzi, possiamo dire che era "la pecora nera" della classe.
Nicola ha un padre all'antica, una madre rinchiusa in manicomio e una nonna con "calze pesanti della farmacia e scarpe ai piedi" che offre a tutti le uova della gallina ripetendo sempre la frase "bevi è fresco, puzza ancora del culo della gallina".
Nicola verrà presto considerato come pazzo e, nella sua solitudine, non gli resta che crearsi un amico immaginario.

La polemica contro il mondo borghese, il clero e soprattutto la crudele scienza dei manicomi con i loro elettroshock è vista con ironia e surrealismo che fanno ridere senza far riflettere "ma è giusto ridere di queste cose?"; la sua critica al consumismo sembra venire anche dall'allestimento dello spettacolo, sempre molto povero e spoglio: una lampada, una sedia, un manichino e un pannello sul quale è scritta la frase "sono morto quest'anno" che viene ripetuta per tutta la durata dello spettacolo.
Gli episodi profondamente teneri come il protagonista da bambino che si innamora di Marinella, o quando va al supermercato e conta le scuregge della suora del manicomio fanno pensare che tutto quello che stiamo vedendo altro non è che il frutto della fantasia dell'autore ma, come al suo solito, Celestini si interrompe di tanto in tanto per lasciare spazio alle testimonianze in audio del "vero" Nicola protagonista della storia che ci fanno capire che la drammatica e surreale situazione è, in verità, fin troppo reale ed è proprio con una registrazione che congeda il pubblico con una frase, a mio avviso, davvero molto bella e commovente detta da Nicola dopo essere uscito dal manicomio e averlo osservato per la prima volta dall'esterno:
"Come si può camminare su un prato verde ed essere tristi? Lasciate a noi che stiamo lì dentro tutte le vostre tristezze".

Informazioni utili:
Titolo:
La pecora nera
Autore, Regista, Interprete: Ascanio Celestini
Genere: Narrazione/Sperimentale
Voto: 8/10

lunedì 9 giugno 2008

FUORI DAL COMUNE rassegna di teatro indipendente

Anche se le continue piogge lasciano credere il contrario, siamo ormai arrivati all'estate e i teatri sono giunti al termine dei loro spettacoli in cartellone; questo, però, non vuol dire che sono finiti gli eventi culturali e, soprattutto, teatrali.
Vi segnaliamo, appunto, la seguente rassegna che abbiamo trovato sul nostro myspace.

Dal 10 al 15 Giugno, a Roma, FUORI DAL COMUNE. Rassegna di teatro indipendente.


La manifestazione, al Quarticciolo, in Via delle Ciliegie 42, prevede eventi performativi (11 spettacoli teatrali, 2 letture sceniche, 3 concerti, 5 incontri a tema e laboratori) che vedono coinvolte realtà giovani ed indipendenti. L’iniziativa si pone volontariamente fuori da ogni circuito produttivo legato a logiche economiche e istituzionali, per dare voce a urgenze creative emergenti dalle più disparate esperienze artistiche territoriali. L’intento è di rendere possibile un incontro tra spettatori e artisti mediato il meno possibile da preconcetti culturali. Un incontro che si ponga, quindi, come scambio concreto per ripensare modalità artistiche come alternativa e valida offerta culturale.

Coinvolgere associazioni di quartiere, circoli, adolescenti, anziani è il primo passo; interrogarsi con loro sul valore di questo incontro è il passo successivo.


Programma
10 Giugno
Ore 20,00
Incontro: La narrazione del reale
interviene Marco Rovelli scrittore di “Lager italiani” sul tema dei Cpt e “Lavorare uccide” sulle morti bianche.

Ore 21,00
Appunti
di e con Emiliano Valente
Lettura scenica

Ore 21,30
Teatro della Friggitoria presenta
Le Bugie non sono reato
di e con O. Leoni e V. Continelli
Racconto dell’omicidio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin


11 Giugno
Ore 20,00
Incontro: Presentazione dei libri di Monica Viola “ Tana per la bambina con i capelli a ombrellone” e di Yari Selvetella “ Male e peggio” .

Ore 21,00
Il serpente e la rosa
di e con Federica Lenzi
Incentrato sulla figura di Donatien, Alphonse, François De Sade, ripercorre i temi fondamentali della sua tanto discussa filosofia di vita. Lo fa attraverso un punto di vista femminile, quello della moglie, Renée Pelagie, una donna divisa tra vizio e virtù.

Ore 21,45
Febbre
liberamente tratto da “ Crave” di Sarah Kane.
Con S.Cutini, S.Piattelli, C.Pieroni, A.Faina. Regia Claudio Pieroni.
Il percorso che i personaggi compiono è un viaggio nell’interiorità, forse di un solo singolo animo, perso nei suoi pensieri, nelle sue paure, nei suoi istinti animali, nei suoi desideri più profondi


12 Giugno
Ore 20,00
I diritti dal basso
Incontri con comitati di quartiere, collettivi, associazioni del territorio.

Ore 21,00
LINFATEATRO presenta
Tutte uguali davanti al caso
Regia E.Valente.
Racconti popolari, racconti comuni, racconti di donne, con il tentativo di dare voce a l’infinito ventaglio di soprusi e umiliazioni.

Ore 21,30
Tre racconti e un blues
Case e Casacce
Di e con Antonio Mercuri ed Annamaria Spalloni
5 storie. accompagnate dalla musica dal vivo di Alessio Mancini ed Alice Warshaw, nate da un lavoro di indagine sulle case.

Ore 23,00
Live set


13 Giugno
Ore 20,00
Incontro con la Repubblica Democratica dei lettori “iQuindici”, lettori in soccorso di Wu Ming.
Dibattito su Copyleft e Creative Commons

Ore 21,15
La Bottega del Segno presenta
La rauca gola del cuore
Collage - Majakowskij
Di e con Daniele Bernardi.
Un percorso di azioni e suoni nella poesia di Majakowski; una scelta di brani concatenati l’uno all’altro che vanno a toccare i temi fondamentali della vita dell’autore: Dio, il potere, la storia, l’amore e la morte

Ore 22,00
Con Chi
di e con Valerio Malorni
Assolo con tendenze all’amicizia.
La solitudine che ci compete e che ci sbriciola; che ci denuncia, la temperanza della logica e la stravaganza del credere per un in-tendersi, con chi? Non da soli.

Ore 23,00
Concerto: The Wilde horses.
Tributo a Patty Smith


14 Giugno
Ore 20,00
Incontro: La rete teatrale
Intervengono Chiara Bindi di Libero Circuito e Claudio Borgoni del CantinoneArte.

Ore 21,00
Ermelinda Bonifacio
Diario di Fabbrica
Di Rosamaria Vaccaio con Ermelinda Bonifacio. Lettura scenica.
Una giornata di lavoro in fabbrica della filosofa Simon Weil. Una sorta di diario sul lavoro e sui lavoratori, dove percorrere i rapporti di solidarietà che la filosofa intesse con gli operai e quelli talvolta difficili con il caporeparto; osservare il complesso rapporto con il macchinario, avvertito come duro e freddo, respingente.

Ore 21,45
Compagnia Teatrale CAT presenta
Tre donne
di Silvia Plath. Con V. Bassi, A. Camozzi, F.Cugusi. Immagini e video C.Borgoni, A.Vitale. Regia Claudio Borgoni.
Sopraffatta dal sonno e dalla veglia in una finta camera d’ospedale Lei ha molte cose da dire. Vorrebbe alzarsi, vestirsi, uscire. Non può. Vorrebbe giocare, ballare, ridere. Non può. Vorrebbe amare, essere amata, capire ed essere capita. Non può.
Scinde se stessa e trova la sua compagnia, e l’una diventa tre, tre donne in una

Ore 23,00
Concerto: Voodoo River
Blues


15 Giugno
Dalle 14,00 alle 18,00
laboratorio aperto e studi performativi.

Ore 18,30
Dondolo
di S. Beckett con Ermelinda Bonifacio.
Una donna che si dondola alla finestra, spiando fuori dalla tenda semiaperta, per non guardare il dramma che pesa intorno a lei.

Ore 19,00
L’opposta riva
di Linfateatro. Con F.Megna, G.Napolitano, M.Mastroianni. Studio sulla migrazione.

Ore 20,00
Incontro su esiti e sviluppi rassegna

Ore 21,00
Le stelle del cielo non si posson contare
Di e con Federica Catalano e Tiziano Garulli .
Una scelta di racconti e canzoni della tradizione popolare italiana che si propone di spiegare i nodi cruciali e le dinamiche che ne produssero l’origine, saldando il valore culturale del racconto al divertimento della narrazione stessa.

Ore 21,45
Giovanna che immaginò Dio
Ovvero la storia di Giovanna D'Arco vista da “noialtre”.
Con Silvia Frasson ed Alice Rohrwacher.
Un canto in onore dell’immaginazione, della potenza creativa dell’essere umano: immaginare che qualcosa si realizzi, vederla già realizzata nella propria mente è già un modo per farla esistere. La musica di una fisarmonica accompagna la narrazione, musiche che appartengono alla tradizione popolare: balli medievali, musiche pugliesi, campane, portoghesi e occitane; perchè raccontare una storia insieme alla musica è il modo più naturale per farlo e per farlo ricordare.

Ore 23,00
Festa conclusiva

Informazioni utili:
Titolo: Fuori dal Comune
Autore: AA.VV.
Ideazione e direzione artistica: Emiliano Valente (Associazione TiConZero).
Ufficio Stampa e Promozione: Ermelinda Bonifacio e Maria Zamponi
Dove: via delle Ciliegie, 42 Quarticciolo
Quando: dal 10 al 15 giugno
Info: 339.1349625 / 349.2597047
ticonzero@gmail.it
www.myspace.com/fuoridalcomune08
Costo: bihlietto di 7 euro che dà diritto alla visione di due spettacoli a sera

lunedì 2 giugno 2008

Diario di un trentenne

Sul myspace di TeatroCombriccola è arrivato un messaggio nel quale una ragazza pubblicizzava una web-serie.
Ho visto gli episodi ora online e li ho trovati molto carini.
Consiglio a tutti di visitare il blog...
http://www.diariodiuntrentenne.com

DIARIO DI UN TRENTENNE è un’idea di Alessandro Sigalot.
L’attore che interpreta il disastroso Paolo è invece Luca Scapparone.

Gli episodi raccontano la vita di un ragazzo di trent'anni attraverso piccoli problemi di tutti i giorni.
Qui potete trovare la prima puntata che ho trovato su Youtube.

sabato 31 maggio 2008

Il matrimonio di Diego e Francesca

Diego e Francesca, amici da molti anni, stanno andando a una festa di alcuni amici ma la macchina sbanda e finiscono in fondo a un dirupo.
I cellulari non prendono, la maccchina non riparte e per strada non passa nessuno che possa dar loro una mano, pertanto i due sfortunati, non possono far altro che aspettare soccorsi e ammazzano il tempo parlando dei loro problemi con l'altro sesso e del loro punto di vista sulla vita coniugale sfatando miti, toccando luoghi comuni e "sfottendo" i cliché dell'intimità di coppia.

Ad essere sincero, sulle prime, ero un po' scettico riguardo al testo che, con soli due personaggi, nessun intervallo, lungo quasi due ore, sul palco piccolissimo del Teatro dei Satiri potesse essere tanto brillante da non far calare mai l'attenzione del pubblico; di questo chiedo umilmente scusa a Diego Ruiz, autore e protagonista de "Il matrimonio può attendere" perchè la serata che ha saputo regalarci è stata ricca di risate fino alle lagrime.
Pur toccando temi ultra-affrontati da migliaia di comici e cabarettisti, il testo (nella sua semplicità) riesce a non essere mai banale e scontato anche grazie alla straordinaria bravura dei due attori (brava, brava, brava Francesca Nunzi) che sul palco si divertono e ridono e fanno divertire e ridere.
Sono irrestibili le facce di autocompiacimento di Diego e gli strani versi gutturali di Francesca per non parlare delle volte che i due attori uscivano dai loro personaggi e commentavano sè stessi,
L'unico grande rammarico che ho nei confronti di questo spettacolo è che sono andato a vederlo alla penultima replica quindi non ho molte possibilità di consigliarlo ad altri ma spero vivamente che venga replicato alla prossima stagione cosicchè da poterci tornare e, magari, portare qualche amico convinto che il teatro sia noioso perchè è solo Ibsen e Ionesco... questo gli farà senza dubbio cambiare idea.

Informazioni utili
Titolo: Il matrimonio può attendere
Autore: Diego Ruiz
Regia: Nicola Pistoia
Interpreti: Diego Ruiz, Francesca Nunzi
Genere: Comico
Dove: Teatro dei Satiri (via di Grottapinta, 18)
Quando: fino al 31 Maggio
Voto: 8/10

giovedì 29 maggio 2008

Auguri Giada!!!

Tanti auguri di cuore da parte di tutta la compagnia a Giada, Responsabile Ufficio Biscotti di Teatrocombriccola.

Senza di lei le nostre prove sarebbero di certo meno "dolci" :P

martedì 20 maggio 2008

Concerto a scopo benefico

Il nostro caro Beg (alias Andrea Gentile) ci propone un concerto a scopo benefico tenuto dall'assocuazione culturale di cui fa parte. Il concerto è gratuito e propone musica anni '70.

Il 1 giugno 2008 in piazza Carlo Fontana a Lanuvio ore 21
si terrà il concerto dei 70st Rock Band nell’ambito della manifestazione Giovanieventi2008.
La manifestazione ha come progetto la comunione e la visibilità dell’associazione CGS tra i suoi enti Locali.
Una manifestazione per riscoprire l’associazionismo e per farlo conoscere a chi vuole adoperarsi nel volontariato attraverso il mondo delle arti musicali, teatrali e cinematografiche.
Il progetto inoltre ha uno sfondo benefico, infatti si raccolgono fondi per i progetti del VIS.
Il gruppo ospitato, i 70st, si affacciano sul panorama rock con un percorso che dai giorni nostri arriva agli anni 70, epoca di straordinari artisti, simboli, della storia musicale. Da Anastasia a Clapton, dai Toto Ai Pink Floyd un viaggio nel mondo del rock!
Non mancate!!!

domenica 11 maggio 2008

Alle mamme di TeatroCombriccola

In occasione della festa della mamma, vorrei fare degli auguri speciali alle madri dei nostri registi, Augusta e Marisa, che oramai sono divenute mamme acquisite di tutta la compagnia...
Se non fosse stato per il loro enorme e molteplice contributo all'organizzazione di ogni spettacolo, TeatroCombriccola non sarebbe arrivata fin qui!
Grazie e tanti auguri da parte di tutti noi :)

mercoledì 7 maggio 2008

"Le femmine sapute" al teatro Ghione

La trama è quella classica da commedia:
La giovane e bella Enrichetta è innamorata dell'altrettanto giovane e aitante Clitandro.
Come è ovvio immaginare, l'ostacolo al loro amore lo si trova nei genitori di Enrichetta: il padre, che sarebbe anche disposto ad accettare il loro matrimonio, non ha il coraggio di affrontare la terribile moglie appassionata di scienza e filosofia che vuole dare la sua giovane figlia in sposa all'intelligente (?) poeta e filosofo Trisottino che frequenta la famiglia per ragioni assai meno intellettuali: il danaro.

Certamente l'accoppiata Salines-Buscemi è vincente ma non si può dire lo stesso per tutto lo spettacolo.
Il testo non è dei più famosi di Moliere e, guardandolo, si capisce benissimo il perchè: non presenta nè molte battute nè molte situazioni comiche ma sembra essere, piuttosto, una denuncia alla società intellettuale dell'epoca assai poco calzante con i giorni nostri.

Ma il vantaggio di un testo di Moliere è che lo si può facilmente adattare senza inquinarlo con stupidi modernismi esattamente come ha fatto Croccolo con l'Avaro (vedi recensione), cosa che, purtroppo, Buscemi-regista non ha saputo sfruttare molto bene.
Tutti gli attori hanno un'impostazione "troppo classica" e ciò non fa altro che rendere più noiose le scene con battute più fiacche.
E' stato come se gli attori si fossero adagiati sul testo senza sforzarsi più di tanto nel cercar di far ridere, grave errore se si recita una commedia di specifici autori (tra i quali, Moliere) che scrivono commedie apposta per guitti, in cui il testo altro non è che il pretesto per raccontare una storia, ma poi è l'attore che deve creare la comicità.
Una particolare ammonizione va proprio ai giovani protagonisti: Enrichetta e Clitandro per la loro recitazione eccessivamente accademica; poteva andare bene per una tragedia greca o di Shakespeare ma non per una commedia di questo tipo.

Un altro errore grave, è stato quello di eliminare l'intervallo creando un grande atto unico; questo non ha fatto altro che stancare ancora di più lo spettatore.

L'unico pregio che garantisce la sufficienza allo spettacolo in generale è la bravura dei due protagonisti che rendono piacevoli quantomeno i momenti in cui sono in scena.

Informazioni utili
Titolo: Le femmine sapute (le intellettuali)
Autore: Moliere
Regia: Andrea Buscemi
Interpreti: Antonio Salines, Andrea Buscemi, Francesca Bianco, Livia Castellana, Renato Raimo, Alessio Sardelli, Eleonora Zacchi, Riccardo De Francesca, Cristina Sarti
Genere: Commedia
Dove: Teatro Ghione (via delle fornaci, 37; zona: S. Pietro)
Quando: dal 6 al 18 Maggio 2008
Voto: 6/10

Anticipazioni dalla Compagnia

Mentre iniziamo i preparativi per il nuovo spettacolo autunnale (ma di questo vi parleremo più avanti!) siamo molto lieti di annunciare la partecipazione di TeatroCombriccola alla rassegna teatrale estiva Liber...ARTE...ci 2008, promossa dall'associazione culturale Teatro della Luna Storta.
La nostra compagnia si esibirà la sera del 6 luglio, nell'apposito teatro allestito all'aperto in zona Gregna S.Andrea, con una replica di Due scapoli e una bionda. Sarà una buona occasione per farci conoscere da un pubblico diverso, e anche per chi ci conosce già ma non è riuscito a venire al Teatro della Forma quest'inverno!
In seguito vi daremo tutti i dettagli sulla rassegna, intanto sappiate che tutti gli spettacoli sono gratuiti ;)

sabato 26 aprile 2008

FRAMMENTI DI DUBBIO

Dal 29 aprile al 4 maggio, Flavia Li Vigni, la nostra Sophie, prima donna (e anche unica) dell'ultimo spettacolo della Combriccola, si esibirà al teatro Dei Documenti. con "Frammenti di dubbio"; trattasi di un corto teatrale che ha come tema il Dubbio, affrontato sottodiversi aspetti.
Molto spesso ci troviamo a pensare e ripensare a cosa dobbiamo fare o cosa dobbiamo dire o a come dobbiamo comportarci in molte situazione e momenti della nostra vita; spesso agiamo dopo aver pensato, spesso ce ne laviamo le mani, spesso facciamo finta che non sia nulla, ma il dubbio è parte integrale della nostra vita: come nell'Otello c'è il dubbio del "tradimento" di Desdemona: Jago mette il dubbio ad Otello; o come in Medea che per vendetta a Giasone uccide i figli e prima di compiere il delitto ha quasi uno sdoppiamento di personalità: da Madre a Vendetta e viceversa; in Antigone, la quale medita di seppellire il corpo del fratello morto sapendo che morirà per questo e infine Amleto che si commenta da solo.
Insomma il Dubbio visto dall'esperienze di questi personaggi, il tutto intervallato dal coro che narra e invita il pubblico a pensare.
Finisce il tutto con una poesia di Brecht recitata da tutti gli attori singolarmente in cui per l'ultima volta si invita il pubblico a "dubitare" di ciò che vede e della propria vita.

Informazioni utili
Titolo: Frammenti di dubbio
Autore: Elisa Panfili
Genere: Sperimentale
Dove: Teatro Di Documenti (via Nicola Zabaglia, 42) Raggiungibile facilmente da Piramide con bus 95-673-719-3-8-23-30-75-170-716-781
Quando: Dal 29 aprile al 4 maggio
Martedi - Mercoledi - Venerdi e Sabato ore 21
Giovedi ore 19
Domenica ore 17

lunedì 21 aprile 2008

Premio Hystrio alla Vocazione

Sono aperte le iscrizioni per la decima edizione del Premio Hystrio alla Vocazione.
Da dieci anni la rivista Hystrio – trimensile con sede a Milano – organizza questo concorso per giovani attori di età non superiore ai 30 anni, ma quest’anno la novità è data dalla collaborazione con TeatriPossibili – scuola teatrala con diverse sedi in Italia –. In questo modo sarà possibile sostenere parte del concorso nella propria città.
La gara si divide in tre fasi:

  • Pre-selezione: riservata a tutti coloro che non hanno un diploma di una scuola istituzionale di recitazione (per l’elenco delle scuole riconosciute dalla giuria, visitare il sito http://www.hystrio.it/ e andare alla sezione “premio hystrio”). La pre-selezione si svolgerà in diverse città italiane tra il 21 e il 30 maggio (a Roma sarà nei giorni 22 e 23 maggio) . L’iscrizione per la pre-selezione scade il 15 maggio.
  • Semifinale: Riservata a coloro che hanno superato la pre-selezione. Si svolgerà a Pieve Ligure.
  • Selezione finale: Si svolgerà a Milano nei giorni 26, 27 e 28 giugno ed è riservata a frequentanti o diplomati di scuole istituzionali o accademie, coloro che hanno versato per tre anni consecutivi contributi Enpals e per i vincitori della semifinale. L’iscrizione per la selezione finale scade il 16 giugno.
Ci si può iscrivere online al sito http://www.hystrio.it/ compilando il modulo presente una volta cliccato sul link “premio hystrio” oppure per posta.
Il modulo di iscrizione deve essere corredato dai seguenti allegati: a) un breve curriculum, b) una foto, c) l’attestazione di frequenza o il certificato di diploma della scuola frequentata oppure fotocopia del libretto Enpals, d) la fotocopia di un documento d’identità, e) comunicazione di titolo e autore dei due brani (uno a scelta del candidato e uno a scelta fra una rosa proposta dalla Giuria, vedi elenco su http://www.hystrio.it/) e di una poesia o canzone da presentare all’audizione. I brani, della durata massima di dieci minuti e ridotti a monologo, possono essere in lingua italiana o in uno dei dialetti di tradizione teatrale. L’ultimo anno di nascita considerato valido per l’ammissione al concorso è il 1978.

La quota d’iscrizione è la sottoscrizione di un abbonamento annuale alla rivista Hystrio (€ 30) da effettuarsi tramite: - bonifico su conto corrente postale (codice Iban: IT 66 Z 07601 01600 000040692204, intestato a Hystrio-Associazione per la diffusione della cultura teatrale), o - versamento su conto corrente postale (n. 000040692204 intestato a Hystrio-Associazione per la diffusione della cultura teatrale, via Volturno 44, Milano, specificando nella causale “Iscrizione Premio Hystrio 2008”; la cedola di avvenuto versamento dovrà essere inviata via fax a n. 02.45409483), oppure - versamento tramite carta di credito iscrivendosi online sul sito http://www.hystrio.it/.

Non mancate!!! Ci sarà anche il sottoscritto.

giovedì 17 aprile 2008

Claudio Insegno ci offre un po' di "Risate al 23° piano"

Al 23° piano di un grattacielo, sei persone lavorano come autori del Max Prince Show, un programma comico televisivo il cui protagonista è il famoso attore che dà il nome al programma.
Come in tutti gli uffici, non tutti vanno d’accordo ma, un po’ per non perdere il posto di lavoro, un po’ per un certo affetto creatosi con il corso degli anni, tutti cercano di sopportare i difetti altrui e lavorare in armonia ecco perché, quando la BBC (nota rete televisiva americana) decide di prendere in mano le redini del programma imponendo tagli, cambiamenti e presunti licenziamenti, tutti vivono la situazione con non trascurabile fastidio.

Il cast interprete della commedia di Neil Simon è eccellente; ogni attore merita grandi lodi e non è possibile stabilirne uno più bravo degli altri. Claudio Insegno–regista ha saputo dimostrare ancora una volta di avere buone capacità di tempi e situazioni comiche; riesce ad alzare i toni senza mai trasformare tutto in farsa pur creando condizioni assurde e paradossali.
I momenti più irresistibili sono proprio quelli corali in cui ogni attore mostra una perfetta sintonia con il gruppo trasformando in comiche anche semplici scene.

L’unica grande pecca di questo spettacolo è proprio il testo; chiunque penserebbe di andare sul sicuro puntando su Neil Simon e credere che la risata facile è assicurata invece, inaspettatamente dal nostro amato Neil, questo testo risultava essere molto fiacco, debole e talvolta addirittura lento.
Più che risate al 23° piano, si dovrebbe parlare di sorrisi in quanto sono presenti molte battute ma di qualità discutibile e le uniche volte che si ride sono dovute alla bravura degli attori tanto che di applausi a scena aperta ce ne sono stati davvero pochi.
È proprio questa nota dolente che farà precipitare molto in basso il voto dello spettacolo finale.
Forse Claudio Insegno (o chi per lui) avrebbe dovuto scegliere qualcos’altro di Simon ma, alla fin fine, meglio così; magari avrebbe scelto Due scapoli e una bionda e ci veniva proibita la rappresentazione anche di quello…

Informazioni utili
Titolo: Risate al 23° piano
Autore: Neil Simon
Regia: Claudio Insegno
Interpreti: Claudio Insegno, Marta Altinier, Stefano Messina, Marco Cavallaro, Sabrina Pellegrino, Ilaria Giorgino, Renato Sannio, Franco Mannella, Roberto Stocchi.
Genere: Commedia
Dove: Teatro Vittoria (Piazza Santa Maria Liberatrice; zona: Trastevere)
Quando: Fino al 4 maggio
Voto: 6/10

martedì 15 aprile 2008

Cala il sipario

Un altro spettacolo si è concluso!
Domenica sera, dopo aver salutato e ringraziato gli spettatori (calorosissimi!!) dell'ultima replica, abbiamo smontato la scenografia, svuotato i camerini e salutato i locali del Teatro della Forma, dove torneremo probabilmente in autunno. C'è sempre un misto di felicità, sollievo e malinconia in queste occasioni, in cui la compagnia si ritrova tutta unita sul palco per l'ultimo giorno... fino al prossimo spettacolo ovviamente. Certo ci saranno intanto le uscite tra di noi che siamo ormai un gruppo di veri amici (le pizzate, gli altri teatri, le feste di compleanno) ma la magia che si crea durante i giorni di spettacolo è unica e irripetibile, ed è inevitabile che se ne senta la mancanza nei primi giorni a seguire.
Un grazie di cuore a tutti coloro che sono venuti a vederci e a divertirsi insieme a noi, e in particolar modo a quelli che hanno contribuito anche a compilare il nostro piccolo sondaggio! Un ringraziamento speciale va poi ai volontari dell'Associazione Peter Pan che si sono alternati per presenziare allo stand allestito all'interno del teatro... speriamo che siano riusciti a raccogliere delle buone offerte, a cui si aggiungerà a breve la nostra, tratta dalla vendita dei biglietti.
Vi lascio rimandandovi alle ultimissime foto di scena di Due scapoli e una bionda, aggiunte nel nuovo slideshow qua sopra, e con l'invito a tornare a trovarci su questo blog per farci compagnia e conoscerci meglio :)

domenica 13 aprile 2008

Palchi di mondo

Questa è una mail giunta ad uno di noi...

Pensate che si possa raccontare un mondo diverso stando sopra un palco?
Credete che adottare uno stile di vita sostenibile non sia una scelta arida e di privazioni ma colorata e ricca di incontri?
Vi è mai sembrato di viaggiare da fermi entrando in una Bottega del Mondo?
Se avete risposto si ad almeno una di queste domande, allora siete pronti per salire sulla carovana teatrale di Palchi di Mondo, il primo festival ispirato al commercio equo e solidale, che attraverserà Roma la prossima settimana, dal 15 al 18 aprile.
Se vi piace il teatro, se non ne potete più di promesse elettorali e volete staccare la spina mantenendo acceso il cervello, vi invito a vedere questo video, a visitare il blog http://www.palchidimondo.ilcannocchiale.it/ e a venire a teatro la prossima settimana!!

Tutti gli spettacoli si terranno alla Casa delle Culture, via San Crisogono 45 (Trastevere). Equoaperitivo ore 21:00 - Inizio spettacolo ore 21:30. Info e prenotazioni: tel. 0658333253 - email: casadelleculture@interfree.it. Il programma degli spettacoli è disponibile qui.

PS: Palchi di Mondo è un festival itinerante. Partirà da Roma, ma coinvolgerà ‘carovane di artisti’ che tra aprile e maggio si esibiranno in varie regioni dello Stivale.
http://www.commercioequo.org/

mercoledì 9 aprile 2008

ARTURO BRACHETTI, "L'uomo dai mille volti"

Dopo tanti anni e la morte della madre, Arturo torna nella casa della sua infanzia per portar via tutte le cianfrusaglie rimaste nel solaio dove era solito giocare da bambino.
L’Arturo che vediamo, ora è grande, indossa un abito scuro e un impermeabile, ha un lavoro, un telefono cellulare e di certo non può portarsi tutti i suoi vecchi giocattoli a casa dove creerebbero solo disordine e polvere, quindi, chiama un furgone per buttarli via.
Mentre aspetta, rovista qua e là e trova la borsa della madre che, magicamente, inizia a parlargli (con la voce di Sandra Mondaini) facendogli tornare in mente il mondo fantastico che si era costruito in quel solaio, ma soprattutto gli torna in mente un giorno in cui, a otto anni, la madre lo ha portato al circo e ha incontrato Federico Fellini, gli torna in mente l’“Arturo - bambino” che dice al Grande Maestro «Da grande, voglio diventare come te» e lui che gli risponde «Se vuoi diventare come me, allora non diventare mai grande».
Ed ecco che, in una brevissima manciata di secondi, Arturo si trasforma in tutti quei personaggi che hanno segnato la sua vita contribuendo a farlo diventare l’uomo che è ora.
Da Spiderman a Barbie, Brachetti prende le sembianze dei suoi giocattoli cambiando costume con incredibile rapidità. Non manca di citare tutti i divi di Hollywood e parodiare i grandi classici del cinema da Chaplin a Gene Kelly, da King Kong a Via col vento per concludere con un mega tributo al mondo felliniano.

Chi va a vedere uno spettacolo di Brachetti, lo fa “solo” per vedere all’opera il più grande trasformista di tutti i tempi pensando che lo spettacolo non potrà offrire null’altro di più. Eppure, quello che realmente mi ha colpito, non è stata la bravura (ormai arcinota) di Brachetti, ma il mio stupore di fronte a tutto quello che ho visto.
Per due ore e mezza il surreale è diventato reale e la magia è diventata ordine del giorno; il viaggio verso l’infanzia non è stato compiuto solo dal personaggio della storia, ma ogni spettatore si è sentito esattamente come quando, da bambino, restava ammaliato di fronte ad un prestigiatore con le carte ad una festa di compleanno.
Il pubblico viene trasportato in quei momenti in cui chiamava magie tutte quelle cose che i lumi della ragione ora impone di chiamare trucchi perché quegli stessi lumi, di cui ora non può fare a meno e di cui si fida ciecamente, non sono in grado di spiegargli che cosa sta succedendo su quel palco.
Quella di ieri sera, è stata senza ombra di dubbio, una delle migliori serate a teatro di tutta la mia vita, e lo dico con tanta certezza perché, al momento dei saluti, ho avuto difficoltà a trattenere una lagrima che tentava di scappare via per la commozione di quello che ho provato.

Informazioni Utili
Titolo:
L'uomo dai mille volti
Autore: Arturo Brachetti
Regista: Serge Denoncourt
Interprete: Arturo Brachetti
Genere: Trasformismo / magia
Dove: Teatro Sistina (via Sistina, 129)
Quando: fino al 13 Aprile 2008
Voto: 10/10 con lode

sabato 5 aprile 2008

Novità di aprile

Come vedete abbiamo inserito qui sopra alcune foto della compagnia tratte dai due spettacoli precedenti: La cena dei cretini (un ringraziamento alla fotografa Giulia!!) e Premiata Pasticceria Bellavista. Cliccando su ogni foto potrete leggerne la descrizione. E' solo un assaggino, non compaiono nemmeno tutti i nostri attori, ma a breve saranno aggiunte molte altre foto sia dei primi spettacoli che dello spettacolo attualmente in scena :)

Intanto siamo giunti senza intoppi a metà delle repliche di "Due scapoli e una bionda", che sta avendo un gran bel successo. Merito del brillante copione di Neil Simon naturalmente, ma, diciamolo, merito anche del "tocco" dei nostri registi, che come sempre sono riusciti ad attualizzare bene il copione e ad apportare modifiche indovinatissime. Non a caso ho notato che il pubblico ride in maniera più fragorosa proprio alle scene ideate in toto dalla compagnia: la gag finale con l'uomo del bagno, le uscite della portinaia, il monologo di Tonino/Norman con la battuta sul "milione di posti di lavoro", nonché alcune battute che Francesco/Andy improvvisa sera per sera (memorabile ormai quella "geneticamente modificata"). Ne approfitto per fare un in bocca al lupo alla nostra Simona, che stasera sostituirà Elisa nel ruolo della verace portinaia romana!

Infine, per gli amanti di Neil Simon come noi, segnaliamo un altro suo copione che verrà messo in scena a breve al bellissimo Teatro Vittoria di Roma: "Risate al 23° piano", dal 8 aprile al 4 maggio, con Claudio Insegno & co.

sabato 29 marzo 2008

DUE SCAPOLI, UNA BIONDA E LA COMBRICCOLA

Questa sera ha debuttato il nuovo spettacolo della compagnia TeatroCombriccola; di sicuro è poco sportivo e sincero scrivere una recensione su se stessi, pertanto il seguente intervento è solo la descrizione di ciò che ho provato ad aver visto dal pubblico per la prima volta la compagnia in cui recito di solito.
Lo spettacolo che mi hanno regalato i miei amici è davvero sorprendente e, nonostante avessi assistito alle prove, mi sono davvero fatto quattro risate. E' bellissimo sentire i commenti entusiasti del pubblico durante le scene e sapere che noi li facciamo divertire e passare una serata spassionata.
Anche se, orami, è nota a tutti (tra il nostro pubblico, s'intende) la bravura di Francesco e Tonino, la quasi new entry Flavia può tranquillamente uscire dai camerini a testa alta per la bella figura che ha fatto e gli applausi a scena aperta che ha saputo strappare; ma, se vogliamo parlare di applausi a scena aperta, allora dobbiamo dedicare ampio spazio alla portinaia romanaccia Elisa (sei stata davvero straordinaria) e "l'uomo del bagno" Marco alias Ponch de Leon (irresistibile con quel pigiama) che pur restando in scena per meno di un minuto complessivamente, riescono a non passare inosservati e senza strappare una risata.
Continuate così, ragazzi. Meno uno, ora ne mancano solo altre otto.

N.B. "L'uomo del bagno" sarà interpretato a turno da Marco Ponch de Leon e dal sottoscritto e, ogni sera, si presenterà sottoforma di un diverso personaggio con diversi costumi di scena.
Domenica toccherà a me... non vedo l'ora.

Informazioni utili:
Titolo: Due scapoli e una bionda;
Autore: Neil Simon;
Regista: Oddo & Gentile;
Interpreti: Ass. Culturale TeatroCombriccola: Francesco Gentile (Andy); Tonino Oddo (Norman); Flavia Li Vigni (Sophie); Elisa Sallicandro (la portinaia); a turno Marco Greco e Fabio Manniti (l'uomo del bagno);
Genere: Commedia;
Dove: Teatro della Forma (viale della Primavera, 317 zona: Centocelle);
Quando: Venerdi, Sabato e Domenica fino al 13 Aprile 2008.

venerdì 28 marzo 2008

Prima del debutto

C'è una bella sorpresa per i fan della nostra Elisa Sallicandro (memorabile la sua Gelsomina in Premiata Pasticceria Bellavista!). Oltre ad essere impegnata in Due scapoli e una bionda come direttrice di scena, anche lei ci offrirà una piccola "partecipazione straordinaria" sul palco, nel ruolo della portinaia... tutta da ridere :D

Ne approfitto per dare un grosso e sentito incoraggiamento ai nostri attori e collaboratori, per l'imminente debutto... la formula è quella di rito in questi casi... merda! :)

QUELL' "AVARO" DI CARLO CROCCOLO

Elisa e Cleante, figli di Arpagone, sono innamorati rispettivamente di Valerio e Mariana ma il loro amore è fortemente ostacolato dal padre, l’avaro per eccellenza, che vuole prendere in moglie Mariana e sposare la figlia con un ricco borghese, il tutto entro la sera stessa.
In soccorso di Elisa corre lo stesso Valerio che, essendo servo fidato di Arpagone, cerca di persuaderlo a rinviare la data di nozze mentre Cleante si rivolge ai servitori Freccia e Frosina.
La situazione si risolve quando, a seguito del furto della cassetta nella quale erano nascosti tutti i suoi beni, Arpagone si mostra più interessato a ottenere i suoi averi materiali, piuttosto che dedicarsi alle “faccende “ sentimentali.

È davvero uno spettacolo da non perdere quello in scena fino al 6 aprile al teatro Ghione.
Che Moliere fosse uno dei più grandi commediografi di tutti i tempi, è risaputo ma, come al solito, è il lavoro di attori e regista che determina la buona riuscita di uno spettacolo e, in questo caso, il cast è davvero eccellente.
Quello che colpisce in primo luogo è il sapiente lavoro registico di Maurizio Annesi nel mescolamento di stili: da un lato troviamo costumi di scena ben curati, tipici del seicento con grandi parrucche, merletti e fronzoli; la recitazione degli attori che interpretano Cleante, Elisa e Valerio è accademica e ben impostata, le musiche di sottofondo sono perlopiù classiche e walzer, il tutto per ricordare che, quel che vediamo, è un testo teatrale della seconda metà del 1600 e che il regista non ha voluto “sciuparlo” con inutili abbellimenti moderni (e di questo gliene sono grato). Dall’altro lato risalta l’estro di Carlo Croccolo nei panni dell’avaro che, come un bravo buffone, si lascia continuamente all’improvvisazione e continuamente esce dal suo personaggio per parlare direttamente al pubblico, interagire con esso e insegnargli che nessun attore colto e istruito può recitare in una commedia di Moliere meglio di un guitto.
Di fronte a tanta bravura, è piuttosto difficile (o meglio: quasi impossibile) stabilire un attore più bravo su tutti pertanto lascio un parere totalmente soggettivo dicendo che ho trovato estremamente simpatico l’interprete di Mastro Giacomo (cuoco e cocchiere di Arpagone) con il suo accento pugliese che ricorda il Lino Banfi degli anni ’70 spesso incline al gramelot che, insieme a Croccolo, creava situazioni comiche davvero irresistibili.

Nota: il traduttore del testo è lo stesso che ha tradotto e diretto Romeo e Giulietta.

Informazioni utili:
Titolo: L'avaro
Autore: Moliere
Regia: Maurizio Annesi
Interpreti: Carlo Croccolo (Arpagone), Cristina Caldani (Frosina), Fosca Banchelli (Elisa), Fabio Fusco (Cleante), Emanuele Piemonti (Valerio), Carlo Altomonte (Anselmo), Maurizio Semeraro (Mastro Giacomo), Titta Graziano (Mariana), Alessandro Epifani (Freccia), Vincenzo de Luca (Mastro Simone - Magistrato)
Genere: Commedia
Dove: Teatro Ghione (via delle Fornaci, 37; zona: S. Pietro)
Quando: Fino al 6 aprile
Voto: 9/10