venerdì 27 febbraio 2009

Paspartù

Scrivere una critica sull'originalissimo spettacolo in scena al Teatro 7 è tutt'altro che semplice: trattasi, infatti di una vera e propria jam session teatrale nella quale ogni sera vengono invitati nuovi ospiti attori, autori e musicisti di modo che ogni sera si assiste a uno spettacolo diverso.
Gli unici due immancabili sono proprio i padri dell'idea: Massimiliano Bruno e Sergio Zecca; idea che può funzionare benissimo in un qualunque spazio aperto alla cultura come un circolo culturale, un caffè o un semplice pub di San Lorenzo.
Infatti la scenografia consiste in un bancone, mensole piene di alcolici e qualche sgabello, il sipario resta sempre aperto (anche prima dell'inizio e dopo la fine) e gli attori non hanno problemi a scendere e fare due chiacchiere con il pubblico prima di iniziare. Lo stesso inizio non è segnalato da uno spegnersi di luci, inizio di musica a apertura di sipario ma dagli stessi attori che salgono sul palco come a dire Un minuto di attenzione, vogliamo raccontarvi una cosa. Il tutto crea un'atmosfera assai diversa dal solito distacco che si ha tra attore-spettatore in un normale spettacolo teatrale, la quarta parete non esiste perché... in fondo siamo in un pub.
Proprio nella perfetta coesione con tutto ciò, non infastidiscono ma addirittura piacciono le piccole imperfezioni dovute a questi repentini cambi di testi da una sera alla successiva: la regia, difatti, è piuttosto semplice (quasi assente) e gli attori, talvolta, sono costretti a recitare con il foglio in mano ma la loro abilità non fa pesare tutto ciò e riescono a dare una perfetta interpretazione anche alla semplice lettura.
La semplicità in gioco ci sta a dire questo non è uno spettacolo teatrale, ma una semplice serata dopo una giornata di lavoro.
Ogni monologo o dialogo è intervallato da un breve pezzo musicale che diventa parte integrante del tutto.
L'atmosfera che si respira è proprio quella di una serata in birreria con gli amici in cui c'è sempre il "simpatico di turno" che si cimenta a intrattenere il "suo pubblico" raccontando una storia. I racconti, infatti, sono tratti da storie di vita di tutti i giorni (almeno quelli che ho visto io... chissà le altre sere). Storie che, effettivamente, sarebbero potute capitare a ognuno di noi e che ognuno di noi avrebbe potuto raccontare anche se, magari, non in maniera altrettanto simpatica e abile come gli attori sul palco. Non è un caso, difatti, che sia io che i miei amici ci siamo rivisti in più di un episodio.
Ad ogni modo, mi sa tanto che è proprio il caso di dire quasi quasi ci ritorno.

Per avere il programma settimana per settimana, si può andare al sito: http://www.paspartu.splinder.com/
oppure su facebook al gruppo PASPARTU' * 100 artisti per una Jam session teatrale (tra l'altro, per gli iscritti al gruppo, c'è la possibilità di avere il biglietto ridotto).
Per senso civico, ci tengo a dire che il ricavato delle serate verrà devoluto a favore del Progetto Teatro 7 – Solidarietà Onlus
Informazioni utili:
Titolo: Paspartù
Da un'idea di: Massimiliano Bruno e Sergio Zecca
Autori: AA.VV.
Interpreti: Massiliano Bruno, Sergio Zecca e altri attori
Genere: Narrazione
Dove: Teatro 7 (Via Benevento, 13)
Quando: Fino al 15 Marzo 2009
Voto: 9/10


lunedì 23 febbraio 2009

Avresti un po' di tempo?

Piazzatevi fuori dal Teatro Manhattan e fatevi raccontare da uno spettatore se lo spettacolo gli è piaciuto. Con tutta probabilità, sarà entusiasta dei due personaggi un po' strani e senz'altro si perderà in elogi per un pianistattore virtuoso e per le gag divertenti. Occhio a non chiedere la trama, però, potreste far impazzire il povero spettatore. Il lavoro è infatti decisamente sperimentale, talvolta non-sense, composto da diversi "episodi" in cui spesso gli attori dimostrano uno straordinario talento, specie nell'uso della voce, spesso spinta oltre al limite invalicabile! Nonostante il ruolo da comprimario, Michele Amadori strabilia il pubblico con belle musiche dal vivo e strepitose espressioni del viso. Non sono da meno Fulvio Calderoni e Simone Douani, protagonisti padroni della scena e del pubblico, che capitalizzano al meglio le piccole dimensioni del teatro Manhattan (una trentina di posti in tutto). Nel complesso lo spettacolo è leggero, scorre via veloce al punto da sembrare (ma è solo un'impressione) addirittura breve, si fanno parecchie risate e applausi a scena aperta.

Informazioni utili:
Titolo: Avresti un po' di tempo?
Regia: Fulvio Calderoni, Simone Douani
Interpreti: Fulvio Calderoni, Michele Amadori, Simone Douani
Musiche: Michele Amadori
Genere: Commedia/Comico
Dove: Teatro Manhattan (via Nazionale)
Quando: Fino al 1 Marzo da giovedì a domenica
Voto: 8/10

domenica 15 febbraio 2009

Tevere Grand Hotel

Cartoni vuoti, scatoloni, cartacce, casse di legno, panni stesi a un filo e una bottiglia di vino fanno da scenografia allo spettacolo di Alessandro Mannarino ambientato interamente nella stanza 27 del Tevere Grand Hotel, un albergo che, a dispetto del nome, è frequentato solo da barboni, prostitute e poveracci. Sono di questi personaggi, infatti, le vicende che narra il cantautore con le sue parole e con la sua musica. La sua voce roca rende maggiormente l'idea di un mondo onirico ai confini dell'emarginazione.
Si riescono a vedere, attraverso le canzoni, veramente quei personaggi e la prostituta, smette di essere meretrice e diventa strega che trasforma la gente ogni volta che fa l'amore con lei. E quello che si vede, è l'amore che il personaggio prova per la prostituta. Lo stesso vale per Osso di Seppia, il barbone analfabeta e un po' filosofo credente in Dio ma che sputa addosso ai preti per passare il tempo.
L'attenzione gira tutta attorno a Mannarino che non fa mai più di tre passi sul piccolissimo palco del Cometa off eppure sembra che si muova vagabondo per mille zone reali o inventate di Roma le cui immagini ci vengono dettate (o, più precisamente, proiettate) su un lenzuolo steso sulla scenografia. Houman Vaziri, il violinista sempre seduto e statico, ci riporta in breve alla realtà: siamo seduti sulle poltrone di un teatro e stiamo guardando uno spettacolo. Uno spettacolo che diverte; uno spettacolo che di sicuro non fa riflettere ma che proprio per questo piace, uno spettacolo che non è uno spettacolo ma non è neanche un concerto ma che, quando è finito, si ha subito voglia di rivedere.



Informazioni utili:
Titolo: Tevere Grand Hotel
Scritto, diretto e interpretato da: Alessandro Mannarino
Musiche: Alessandro Mannarino
Violino: Houman Vaziri
Genere: Musicale
Dove: Teatro Cometa off (via Luca della Robbia, 47. Zona: Testaccio)
Quando: Fino al 15 Febbraio
Voto: 8/10

martedì 10 febbraio 2009

Quando la coppia scoppia

Al teatro Duse vengono presentati quattro spaccati della vita di coppia affrontando i temi più comuni (sessualità, sentimenti, fantasie, "mentalità aperte") attraverso quattro corti teatrali decisamente divertenti.
La giovinezza degli attori non si ripercuote sulla qualità della messa in scena, anzi, tutti sembrano essere all'altezza dei loro ruoli benchè questi risultassero sopra le righe.
Ciò non toglie che il primo dei quattro corti è risultato molto lento e sia attori che regia non hanno saputo sfruttare appieno le potenzialità del testo. Fortunatamente i ritmi accelerano e i toni si alzano con i corti successivi.
Purtroppo, però, le stessi lodi non si possono concedere alla regia; Luca Giacomozzi, anche autore, ha pensato troppo ai tratti comici concentrandosi molto sulle battute in sé tralasciando, ahimè, i particolari più "tecnici". Spesso si vedono movimenti scenici piuttosto scomodi o battute che si perdono riducendo di gran lunga l'effetto comico.
Nulla da ridire, invece, sullo stesso Giacomozzi nelle vesti di autore. Il testo, infatti, presenta molte battute e situazioni originali e divertenti anche se il tema della vita di coppia è già stato visto numerose volte.
La scelta di fare un collage di quattro corti teatrali porta inevitabilmente a un problema di tipo scenografico: la scena, infatti, era piuttosto povera ed erano presente soltanto gli oggetti che realmente servivano alla scena (che, con abilità drammaturgica, sono stati ridotti al minimo). Questo non è necessariamente una nota di demerito infatti l'attenzione era sempre concentrata sui soli attori.

Informazioni utili
Titolo Quando la coppia scoppia
Autore Luca Giacomozzi
Regia Luca Giacomozzi
Interpreti Carlo Pavan, Claudia Ferri, Alessando D'Alessandro, Patrizia CIabatta, Alessandro Palmieri
Genere Commedia
Dove Teatro Duse (Via Crema, 8. Zona: San Giovanni)
Quando fino al 15 febbraio 2009
Voto 6/10