lunedì 8 settembre 2008

Il mercante del Globe

Antonio è il mercante più popolare di Venezia rispettato da tutti soprattutto dal suo amico più giovane e perditempo Bassanio.
Non c'è nulla che Antonio non sia disposto a fare per lui ecco perché, quando questi gli chiede in prestito una somma di denaro molto alta, egli non si nega neanche per un istante pur non avendo tanti soldi. È quindi costretto a indebitarsi con "l'ebreo" usuraio Shylock, suo acerrimo nemico per questioni di razza e religione.
Shylock trova l'occasione di potersi vendicare di tutte le discriminazioni subite e, in cambio del prestito, non chiede alcun interesse ma fa promettere ad Antonio (con tanto di firma sul contratto), che se non dovesse restituire il denaro preso entro tre mesi, riscuoterà il suo premio prendendosi una libbra di carne del suo corpo nel punto più vicino al cuore.
Antonio non si preoccupa del crudele patto in quanto convinto che le sue navi salperanno al più presto rendendogli entro un mese il triplo della somma che doveva all'ebreo ma una tempesta fa affondare le sue merci e costui si trova senza il denaro da restituire.
Shylock, senza alcuna pietà, pretenderà dal Doge la sua giustizia ma in aiuto di Antonio, interverrà Porzia, la moglie di Bassanio che riuscirà a rivoltare contro Shylock il suo stesso disumano contratto.

Al di là dell'atmosfera suggestiva che si respira al Globe Theatre, considero questa una delle opere migliori di Shakespeare in quanto non è possibile delineare in tutto e per tutto un personaggio totalmente positivo e il suo antagonista.
Se da un lato si ammira Antonio per la sua straordinaria bontà di fratello nei confronti di Bassanio, dall'altro lo si disprezza per il suo razzismo e antisemitismo nei confronti di Shylock;
se in principio si prova pena per i torti subiti da Shylock, alla fine lo si odia per il suo cuore di pietra.

Per quanto riguarda l'allestimento, ritengo doveroso dover lodare la regista per la posizione presa in merito al personaggio di Lancillotto (e una lode ancora più grande va all'attore che lo interpretava): vedere questo personaggio molto simile a un Arlecchino goldoniano più che a un diavoletto è stata una scelta davvero azzeccata.
Ho trovato molto divertenti e assolutamente in luogo i due pretendenti di Porzia: il marocchino e lo spagnolo entrambi pieni di sé fino al ridicolo dando un tocco di parodia alla tragedia.
Considero questi attori di ruoli secondari (di cui, ahimé, non trovo i nomi), più valenti degli stessi protagonisti a volte poco "sciolti" e troppo fedeli al rigore che il testo chiedeva (ma questo è solo un mio punto di vista) .
Un pregio che devo riconoscere a Carlo Ragone è quello di non essersi fatto influenzare dall'interpretazione cinematografica di Al Pacino (cosa che temevo e che, fortunatamente, non si è verificata) riuscendo a regalare un'eccellente e personale performance.

Una sola perplessità: era proprio necessario far recitare gli attori con il microfono?

Informazioni utili:
Titolo: Il mercante di Venezia
Autore: Shakespeare
Regia: Loredana Scaramella
Interpreti: Carlo Ragone (Shylock), Orlando Cinque (Antonio), Mauro Santopietro (Bassanio), Loredana Scaramella (Porzia), Roberto Mantovani (Il Doge Di Venezia)
Genere:
Tragedia
Dove: Globe Theatre(Ingresso principale: Largo Aqua Felix (Piazza di Siena) - Villa Borghese, Roma)
Quando: Fino al 21 settembre
Voto: 7/10

2 commenti:

Claudia ha detto...

sono d'accordo sui microfoni!
Cmq prossima estate ci andiamo tutti insieme ;)

Batello ha detto...

sicuro... io ho anche scritto un articolo a giugno dicendo che li avrei visti tutti e, invece, sono andato solo a questo...
ma sono stati problemi economici...
Il teatro mi perdonerà...