lunedì 13 ottobre 2008

Filumena Marturano

Per motivi puramente logistici (sono nato nell'85), non ho mai potuto vedere il Grande Maestro Eduardo sul palco ma credo che questa sera il suo spirito ha rivissuto solo per il tempo in cui il sipario era alzato su uno dei più bei drammi della storia del teatro ed è stato presente nei panni e nella voce del figlio Luca fin troppo sminuito dalle malelingue che ripetono con noiosa cantilena all'uscita del teatro: "Eh, ma non è come il padre".

Domenico Soriano è un signorino (ormai assai poco "-ino") che può dire, dall'alto dei suoi 52 anni, di aver avuto tutto dalla vita: donne, denaro, fortune.
Allo stesso modo di tutti i signorini come lui, andava spesso a svagarsi con le prostitute di Vico San Liborio (una sorta della Via del Campo di Fabrizio de André) e, tra le altre, incontra Filumena Marturano della quale si innamora follemente e la prende a vivere con sé.
Ma Filumena è pur sempre una prostituta e non può essere trattata con la stessa dignità di una donna anche se, ancor più di una moglie, lei lo ama, si prende cura di lui e gli è vicino nei momenti più difficili per venticinque anni; eppure Domenico continua la sua vita mondana ignorando del tutto i sacrifici di Filumena.
Finalmente, per convincere Domenico a sposarla, si finge morente ed esprime, come ultimo desiderio, la Sacra Unione ma, dopo la benedizione del prete, rivela l'inganno e di aver architettato tutta la messa in scena per poter dare una famiglia ai suoi tre figli che ha avuto in segreto e di cui non si sa chi è il padre.
Quello che Filumena non ha considerato è che la legge del Mondo, quella degli uomini, quella che fa piangere (mentre la sua fa ridere) non accetta un matrimonio estorto con l'inganno anche se per un fine così nobile quindi riesce a prendere in pugno la situazione confessando a Domenico che uno dei tre è suo figlio ma che non avrebbe mai detto quale perchè hann' a essere tutti e tre eguali.

Credo che le legrime che mi sono uscite alla fine di ogni atto (sono tre in tutto) e i brividi che ho provato nei momenti più salienti del dramma valgono più di ogni recensione che possa venirmi in mente.
Non ci sono parole per esprimere la bellezza della saggezza e filosofia popolare del testo, a mio avviso, tra i più belli mai scritti in assoluto; frasi del tipo I figli non si pagano non hanno nulla da invidiare all'ormai proverbiale O Romeo, Romeo.

Da attore dilettante, credo che, quello di Filumena Marturano, è il ruolo più difficile da interpretare per un'attrice ed è un po' il ruolo per il quale ogni attrice potrebbe mettersi alla prova e sfidare sé stessa da un lato e dall'altro tutte le grandi attrici che hanno già indossato questi panni, da Pupella Maggio per il teatro a Sofia Loren per l'adattamento cinematografico (con Marcello Mastroianni). Sfida che, Lina Sastri ha saputo affrontare a viso alto, tipico del pesonaggio di Filumena.
Eccellente è stato anche il lavoro di Luca De Filippo che ha saputo personalizzare il personaggio piuttosto che adagiarsi all'ombra del padre mostrando di aver avuto decisamente un gran maestro... che non è stato solo Eduardo, ma anche l'ansia di dover sempre reggere un confronto che non dovrebbe avere diritto a esserci.
Davvero simpatici i personaggi di Alfredo e Rosalia che sdrammatizzavano la scena.

Una cosa che ho notato e apprezzato molto è stata la scelta registica di Francesco Rosi di rendere tutto incredibilmente statico contro l'incredibile dinamicità di Filumena come a dare maggior importanza al personaggio.
Un'idea decisamente diversa dalla versione "eduardiana" e, forse, anche più azzeccata perchè, specialmente nei momenti dei principali monologhi, porta l'attenzione esclusivamente sulla protagonista dalla quale traspare il grandissimo amore per la famiglia e il DOVERE di fare tutto per la sua salvaguardia perchè e fij' so' fij'.

Unica nota che potrebbe (dico "potrebbe") essere dolente per un pubblico romano, è l'uso necessario del dialetto napoletano che, alle volte, tende a rendere ostica la comprensione a un orecchio non allenato all'accento partenopeo. Ma sarebbe impensabile (e orrendo) il teatro di Eduardo in una perfetta dizione italiana.

Per concludere: avete ancora più di un mese di tempo. Andate a vedere quello che è un capolavoro del teatro italiano e mondiale in genere fatto da una compagnia di attori davvero bravi.

Informazioni utili:
Titolo: Filumena Marturano
Autore: Eduardo De Filippo
Regia: Francesc Rosi
Interpreti: Lina Sastri, Luca De Filippo, Nicola Di Pinto, Antonella Morea, Giuseppe Rispoli, Gioia Miale, Daniele Russo, Antonio D'Avino, Chiara De Crescenzo, Carmine Borrino, Silvia Maino
Genere: Drammatico
Dove: Teatro Argentina (Largo Argentina, 52 [Centro strorico])
Quando: Fino al 16 Novembre
Voto: 9/10

2 commenti:

Claudia ha detto...

neanche io che sono più grandina ho mai visto Eduardo dal vivo, però la videocasseta del suo Filumena Marturano a casa mia è ormai logora per le tante visioni :)
Effettivamene mi sembra un'occasiona da non perdere questa, spero di riuscire ad andare, anche perchè Marco invece non lo ha mai visto (neanche il film, temo!).

Batello ha detto...

Io ho visto Luca De Filippo a teatro per ben 3 volte e tutte e tre le volte era diretto da Francesco Rosi...
Nonostante le commedie di Eduardo le conosco a memoria, ogni volta che lo vedo mi commuovo...
Lui e la sua compagnia sono troppo bravi e, questo, è l'ennesima prova che il teatro lo si può vedere solo a teatro.

P.S. So che sei più grandina di me ma comunque sei troppo piccola anche tu per aver potuto vedere Eduardo a teatro visto che si è ritirato dalle scene nell'81...
Non credo che lo avresti apprezzato se ci fossi andata...

Comunque, se non lo aveste capito dalla recensione, ve lo consiglio caldamente