sabato 14 giugno 2008

Ascanio Celestini "La pecora nera"














Critica alla società dei consumi e alla società in genere sono gli argomenti che girano intorno al testo di Ascanio Celestini "La pecora nera".

Il mondo viene visto attraverso gli occhi di Nicola, un ragazzo nato nei "favolosi anni '60" (come viene ritmicamente ripetuto fino alla noia) che a scuola non andava molto bene, anzi, possiamo dire che era "la pecora nera" della classe.
Nicola ha un padre all'antica, una madre rinchiusa in manicomio e una nonna con "calze pesanti della farmacia e scarpe ai piedi" che offre a tutti le uova della gallina ripetendo sempre la frase "bevi è fresco, puzza ancora del culo della gallina".
Nicola verrà presto considerato come pazzo e, nella sua solitudine, non gli resta che crearsi un amico immaginario.

La polemica contro il mondo borghese, il clero e soprattutto la crudele scienza dei manicomi con i loro elettroshock è vista con ironia e surrealismo che fanno ridere senza far riflettere "ma è giusto ridere di queste cose?"; la sua critica al consumismo sembra venire anche dall'allestimento dello spettacolo, sempre molto povero e spoglio: una lampada, una sedia, un manichino e un pannello sul quale è scritta la frase "sono morto quest'anno" che viene ripetuta per tutta la durata dello spettacolo.
Gli episodi profondamente teneri come il protagonista da bambino che si innamora di Marinella, o quando va al supermercato e conta le scuregge della suora del manicomio fanno pensare che tutto quello che stiamo vedendo altro non è che il frutto della fantasia dell'autore ma, come al suo solito, Celestini si interrompe di tanto in tanto per lasciare spazio alle testimonianze in audio del "vero" Nicola protagonista della storia che ci fanno capire che la drammatica e surreale situazione è, in verità, fin troppo reale ed è proprio con una registrazione che congeda il pubblico con una frase, a mio avviso, davvero molto bella e commovente detta da Nicola dopo essere uscito dal manicomio e averlo osservato per la prima volta dall'esterno:
"Come si può camminare su un prato verde ed essere tristi? Lasciate a noi che stiamo lì dentro tutte le vostre tristezze".

Informazioni utili:
Titolo:
La pecora nera
Autore, Regista, Interprete: Ascanio Celestini
Genere: Narrazione/Sperimentale
Voto: 8/10

1 commento:

Claudia ha detto...

ti invidio, io ancora non ho mai avuto modo di vedere Celestini a teatro... e ho perso un'altra ottima occasione a quanto pare :/