La trama è quella classica da commedia:
La giovane e bella Enrichetta è innamorata dell'altrettanto giovane e aitante Clitandro.
Come è ovvio immaginare, l'ostacolo al loro amore lo si trova nei genitori di Enrichetta: il padre, che sarebbe anche disposto ad accettare il loro matrimonio, non ha il coraggio di affrontare la terribile moglie appassionata di scienza e filosofia che vuole dare la sua giovane figlia in sposa all'intelligente (?) poeta e filosofo Trisottino che frequenta la famiglia per ragioni assai meno intellettuali: il danaro.
Certamente l'accoppiata Salines-Buscemi è vincente ma non si può dire lo stesso per tutto lo spettacolo.
Il testo non è dei più famosi di Moliere e, guardandolo, si capisce benissimo il perchè: non presenta nè molte battute nè molte situazioni comiche ma sembra essere, piuttosto, una denuncia alla società intellettuale dell'epoca assai poco calzante con i giorni nostri.
Ma il vantaggio di un testo di Moliere è che lo si può facilmente adattare senza inquinarlo con stupidi modernismi esattamente come ha fatto Croccolo con l'Avaro (vedi recensione), cosa che, purtroppo, Buscemi-regista non ha saputo sfruttare molto bene.
Tutti gli attori hanno un'impostazione "troppo classica" e ciò non fa altro che rendere più noiose le scene con battute più fiacche.
E' stato come se gli attori si fossero adagiati sul testo senza sforzarsi più di tanto nel cercar di far ridere, grave errore se si recita una commedia di specifici autori (tra i quali, Moliere) che scrivono commedie apposta per guitti, in cui il testo altro non è che il pretesto per raccontare una storia, ma poi è l'attore che deve creare la comicità.
Una particolare ammonizione va proprio ai giovani protagonisti: Enrichetta e Clitandro per la loro recitazione eccessivamente accademica; poteva andare bene per una tragedia greca o di Shakespeare ma non per una commedia di questo tipo.
Un altro errore grave, è stato quello di eliminare l'intervallo creando un grande atto unico; questo non ha fatto altro che stancare ancora di più lo spettatore.
L'unico pregio che garantisce la sufficienza allo spettacolo in generale è la bravura dei due protagonisti che rendono piacevoli quantomeno i momenti in cui sono in scena.
Informazioni utili
Titolo: Le femmine sapute (le intellettuali)
Autore: Moliere
Regia: Andrea Buscemi
Interpreti: Antonio Salines, Andrea Buscemi, Francesca Bianco, Livia Castellana, Renato Raimo, Alessio Sardelli, Eleonora Zacchi, Riccardo De Francesca, Cristina Sarti
Genere: Commedia
Dove: Teatro Ghione (via delle fornaci, 37; zona: S. Pietro)
Quando: dal 6 al 18 Maggio 2008
Voto: 6/10
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